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Afferrare, toccare, scrivere, disegnare, ritagliare, esplorare, comunicare: quante cose può fare un bambino con le sue manine?

Sono così tenere e piccole, ma talmente importanti per lo sviluppo dei più piccini da essere definite da Maria Montessori strumento espressivo dell’umana intelligenza”.

Il loro compito, però, secondo questa grande pedagogista marchigiana, non si limita all’afferrare o al manipolare. Maria Montessori afferma che le mani assumono un ruolo di prima importanza anche nel forgiare il carattere dei più piccoli. E, addirittura, che dalla manualità di un bimbo si può arrivare ad intuire il suo livello di sviluppo psichico e fisico.

Viste queste premesse, direi che è quasi d’obbligo dedicare un articolo all’importanza del manipolare e delle abilità fino-motorie in generale. Ed è necessario farlo soprattutto in un’epoca come la nostra, in cui tablet, smartphone e altri dispositivi touch screen stanno mettendo un po’ in secondo piano l’attività manuale e pratica.

Quindi, cari amici di Cherieswood, dedicatemi cinque minuti del vostro tempo. Vi assicuro che sarà speso più che bene 😉.

Abilità fino-motorie: cosa sono e perché sono importanti

Nell’ultimo articolo del nostro blog abbiamo parlato delle abilità grosso-motorie e del perché sono importanti per i nostri bambini. Abbiamo detto che si tratta di quelle abilità che permettono di controllare i grandi muscoli del corpo. Grazie ad esse possiamo, quindi, camminare, saltare, correre, ecc.

Le abilità fino-motorie, invece, interessano i muscoli di mani e dita, ma anche di piedi, caviglie, polsi e braccia. Sono quindi quelle abilità che ci consentono di utilizzare muscoli più piccoli per eseguire movimenti coordinati e precisi.

Sono tipiche dell’uomo, e sono fondamentali per svolgere attività quotidiane come mangiare, vestirsi, scrivere o utilizzare strumenti di vario tipo. Nei bimbi, inoltre, giocano un ruolo essenziale per favorire lo sviluppo sensoriale, fisico e cognitivo.

Toccando e maneggiando gli oggetti, i bambini favoriscono la coordinazione occhio-mano, rafforzano le connessioni neurali, sviluppano la memoria. Manipolandoli sviluppano la capacità di problem solving e apprendono concetti matematici e scientifici come forma, consistenza o temperatura. Quindi, attraverso le mani, i piccolini acquisiscono quel sapere che solo l’esperienza può dare. Ad esso attribuiranno un nome, ed ecco che concetti astratti come caldo o freddo, liscio o ruvido, molle o duro, entreranno a far parte della loro quotidianità.

Sviluppo delle abilità fino-motorie

abilità fino-motorie

Ma quando cominciano a svilupparsi le abilità fino-motorie? Possiamo affermare che cominciano a svilupparsi fin dalla nascita per poi affinarsi con la crescita.

Pensate a un bebè di pochi mesi. Muove le manine, vi stringe il dito se le sfiorate, se le porta alla bocca. I suoi sono movimenti casuali e istintivi. Dai 4 mesi circa comincia ad afferrare intenzionalmente gli oggetti e a coordinare occhi e mani per farlo. È però dai 9 mesi che sviluppa la cosiddetta “presa a pinza”, cioè prende gli oggetti servendosi di pollice e indice. Da questo momento comincia il lungo processo di affinamento della motricità fine, che gli permetterà di svolgere attività di manipolazione sempre più complesse.

Solitamente, intorno ai 6 anni i bambini sono in grado di padroneggiare alla perfezione le proprie manine. Dico “solitamente” perché, come non mi dimenticherò mai di ripetere, ogni bimbo è una storia a sé. Quindi niente panico se vedete che il vostro bambino ha qualche difficoltà nel compiere determinati gesti o utilizzare alcuni strumenti. Se, tuttavia, il tarlo del dubbio non vi permette di riposare tranquilli, c’è sempre il pediatra. Rivolgetevi a lui per qualunque problema riguardi la salute e la crescita del vostro bimbo, mai al web.

Attività fino-motorie: cosa sono e perché sono importanti

Da tutto quello detto sinora si può dedurre che le mani sono per i più piccini una guida preziosa che permette loro di scoprire il mondo. Più le utilizzano, più imparano, quindi è importante permettere loro di farlo ogni volta che è possibile. A questo scopo sarebbe bene che noi adulti proponessimo ai nostri figli delle attività fino-motorie. Si tratta di attività specifiche che, stimolando le abilità fino-motorie, aiutano il bambino a svilupparle. Permettendo al bimbo di mettere in moto le proprie manine, lo aiutano a imparare divertendosi, e a sviluppare attenzione e concentrazione.

Come stimolare le abilità fino-motorie

Per stimolare le abilità fino-motorie non servono chissà quali strumenti. L’ideale sarebbe permettere al bambino di esercitarle in tutta sicurezza, senza porgli limiti o freni. È, infatti, attraverso giochi e attività pratiche che potrà migliorare la capacità di coordinare i movimenti di mani e dita, aumentandone la precisione e il controllo.

Lasciate, quindi, che il bimbo apra cassetti, scaffali, scatole, in completa autonomia e indipendenza. Premuratevi solo di non fargli trovare al loro interno oggetti pericolosi. Lasciate che manipoli mollette, cucchiai, ciotole, ma anche frutta, palline e tutto quello che può toccare senza correre pericoli. E comprategli o proponete giochi in cui la manualità viene messa alla prova, come quelli suggeriti nel prossimo paragrafo.

Capacità fino-motorie: quali giochi aiutano a svilupparle?

abilità fino-motorie

Sono talmente tanti i giochi che possono stimolare le abilità fino-motorie che elencarli tutti è impossibile. Riporterò, quindi, solamente qualche esempio, ma ne troverete tanti altri andando un po’ a rileggere gli articoli del nostro blog. Tutti quelli dedicati al tatto e alle attività sensoriali vi potrebbero dare degli spunti interessanti.

Palestrine e pannelli sensoriali: i primi giochi per sviluppare le abilità fino-motorie

Tra i giochi migliori per stimolare le abilità fino-motorie nei bambini più piccoli troviamo le palestrine e i pannelli sensoriali. In particolar modo quelli proposti da Cherieswood sono studiati appositamente per permettere al bambino di imparare e crescere giocando.

I ciondoli delle palestrine Cherieswood, per esempio, sono realizzati in feltro morbido e certificato. I bimbi possono manipolarli e anche portarli alla bocca in tutta sicurezza. I diversi pannelli sensoriali, che nascono dalla fantasia e dallo studio attento di Elisa, permettono ai bambini di incastrare, spostare, tirare, ruotare o semplicemente toccare giochini vari, mettendo alla prova le loro manine.

Sono tutti giochi realizzati in legno, e con marchio CE, quindi sicuri e certificati. Potrete metterli a disposizione dei vostri bambini senza avere il terrore che ingoino piccoli pezzi o che si facciano male. Hanno angoli smussati, e tutte le superfici perfettamente levigate e lavorate in modo da renderlo piacevoli al tatto e anche alla vista.

I travasi per affinare le abilità fino-motorie

Avendo già parlato più volte dei travasi, mi limiterò ad accennare velocemente alla loro utilità.

Mettendo le manine in sostanze liquide o solide (sabbia, acqua, ecc.) i bambini migliorano la coordinazione e sviluppano la sensibilità. Manipolando scodelle, tazze, cucchiai, pinzette, imparano non solo a sviluppare e affinare le loro abilità fino-motorie, ma anche ad acquisire sicurezza nella quotidianità. Questo permetterà loro di aumentare la propria autonomia e l’autostima. Un bambino sicuro di sé sarà un adulto felice: non dimentichiamolo mai.

Costruzioni, giochi ad incastro, puzzle e chiodini per mettere le manine in moto

A seconda dell’età dei bambini, possono essere proposti loro costruzioni, giochi ad incastro e puzzle. Li faranno felici anche i tipici chiodini colorati che una volta erano tanto di moda. Io ricordo ancora i miei 😊.

Sono tutti giochini economici, ma perfetti per sviluppare la manualità, la creatività, e far lavorare la mente.

Logicamente scegliete sempre quelli più adatti al vostro bambino. Per sapere se fanno al caso vostro, ricordatevi di leggere sulla scatola, al momento dell’acquisto, l’età consigliata per l’uso. Diffidate di quei giochi dove non trovate indicata la fascia d’età. È obbligatorio che ci sia per soddisfare i requisiti di sicurezza dei giocattoli.

Per quanto riguarda gli incastri, se riuscite, procuratevi quelli Montessoriani. Aiuteranno i più piccoli a imparare concetti importanti, come alto e basso, largo e stretto, leggero e pesante, ecc.

Disegnare e ritagliare per sviluppare la motricità fine e la fantasia

abilità fino-motorie

Matite, pennarelli, forbici, pennelli, colla: sono tutti strumenti molto utili per sviluppare la manualità e quindi le abilità fino-motorie.

Devono essere proposti ai più piccoli con gradualità e, inizialmente, sotto la vostra stretta sorveglianza, per prevenire danni. Non evitate, però, di darli in mano ai vostri bambini perché, per esempio, potrebbero tagliarsi, oppure ingoiare sostanze tossiche. Munitevi di pazienza e insegnate loro come utilizzarli, perché sono strumenti davvero importanti per la loro crescita. Pensate solo all’utilizzo che ne faranno una volta entrati a scuola: saperli usare sarà fondamentale per il loro percorso scolastico.

Gioco all’aperto e giardinaggio per affinare le abilità fino-motorie divertendosi

La natura offre molte opportunità ai bambini di sviluppare le abilità fino-motorie. Raccogliendo fiori, pietre, foglie, rametti, costruendo capannine e rifugi, mettono in moto la loro manualità e creatività.

Giocando a palla all’aperto, arrampicandosi sugli alberi, saltando con la corda, sviluppano la coordinazione e la forza delle mani.

In un prato, in un parco o in qualunque spazio verde i bambini possono imparare tanto divertendosi. E se non si ha la possibilità di portarli fuori, si può sempre ricorrere al giardinaggio per aiutarli a sviluppare le loro abilità fino-motorie. Con rastrelli, palette e innaffiatoio i più piccolini impareranno non solo ad usare le loro manine, ma anche a prendersi cura di un altro essere vivente, accrescendo la propria empatia.

Fare e rifare per imparare

Maria Montessori aveva intuito l’importanza della manipolazione per i bambini fin dai suoi primi anni di insegnamento. Nelle Case dei bambini i piccoli ospiti erano lasciati liberi di esplorare l’ambiente in completa autonomia.

Gli insegnanti Montessoriani conoscono l’importanza per i più piccoli del fare e rifare, dello sbagliare e correggersi. Per questo li lasciano lavorare autonomamente senza interferire o mettere loro fretta. Solo esercitandosi più e più volte nel fare un gesto o un movimento i bambini lo acquisiranno.

Noi dovremmo prendere esempio da loro e lasciare che i nostri figli ripetano i loro gesti tutte le volte che vogliono. Sorvegliandoli e non intervenendo, se non in caso di pericolo, li aiuteremo a sviluppare al meglio le loro abilità fino-motorie e a diventare autonomi e indipendenti.

Sonia

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