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Nel cassetto del mio comodino conservo ancora oggi i miei piccoli grandi tesori. Non si tratta di collane bracciali o gioielli preziosi. Sono solo ricordi, oggettini forse insignificanti per i più, ma che mi riportano alla mente l’infanzia di mia figlia.

C’è il pupazzo ormai sgualcito che ha accompagnato il suo sonno per tanto tempo. I lavoretti fatti alla scuola dell’infanzia. Una ciocca dei suoi primi capelli e i disegnini fatti da lei quando era ancora molto piccola. Uno in particolare mi è tanto caro: si tratta di un tenero scarabocchio tutto colorato col quale voleva rappresentare me. Lo ha fatto per il mio compleanno, quando aveva circa 3 anni. Trasmette tanta gioia e la solarità tipica dei bambini, che tendono a riempire il mondo di colori.

Il disegno è importantissimo per i più piccoli. Attraverso segni e linee colorate, per noi adulti spesso prive di significato, loro esprimono ciò che hanno dentro. Bisogna spronarli a farlo, è un modo diverso di comunicare e tirare fuori le emozioni quando non riescono con le parole.

Ma quando iniziare a far disegnare i bambini? Come incoraggiarli a esprimere la loro creatività tramite linee, forme e colori?

Questo è l’argomento che svilupperemo oggi. Se siete interessati leggete il nostro articolo fino alla fine.

L’importanza del disegno per i bambini secondo Maria Montessori

L’importanza del disegno per i bambini è stata ribadita da psicologi e pedagogisti di fama mondiale. La stessa Maria Montessori, il cui metodo educativo, come ormai sapete, noi di Cherieswood abbracciamo in toto, lo considera l’esercizio per eccellenza per educare la mano e prepararla alla scrittura.

Per preparare i bimbi al disegno la Montessori consiglia di farli giocare, sin dalla più tenere età con materiali sensoriali. I giochi ad incastro, per esempio, consentono loro di prendere confidenza con forme e colori. Tracciare segni sulla sabbia, magari sul bagnasciuga, al mare, educa le loro manine ai primi movimenti con la matita.

Una volta che ne impugneranno una, li si può aiutare a rendere i movimenti più fluidi mostrandogli semplici esercizi. Tracciate una retta, fatte un cerchio. Il bimbo vi osserverà e cercherà di ripetere il vostro tratto. Lo farà tante e tante volte, fin quando non riuscirà nell’impresa.

È assolutamente vietato utilizzare la gomma quando i più piccini disegnano. Maria Montessori abolisce le cancellature. I piccoli capolavori dei bambini sono tutti perfetti, non devono essere corretti, e rappresentano un passo in più verso l’autonomia.

Far disegnare i bambini per aiutarli a crescere divertendosi

Avete mai osservato un bambino disegnare? Per loro quelle linee colorate, quei segni che rimangono impressi su muri, carta o qualunque altra superficie abbiano a disposizione sembrano quasi una magia.

come far disegnare i bambini

Molte volte tenere in mano una matita li aiuta a scaricare lo stress e l’ansia. Tramite pastelli e pennarelli rendono concreto il loro mondo immaginario, esprimendo al meglio la loro creatività. Il disegno li aiuta a esplorare le proprie sensazioni e i propri pensieri, rendendoli visivi.

Far disegnare i bambini è quindi molto importante per il loro benessere psichico. Ma lo è anche per aiutarli a sviluppare le proprie capacità cognitive. Disegnare implica infatti osservare. Riprodurre un oggetto su un foglio significa esercitare la memoria visiva, e la percezione spaziale. Lasciarli liberi di disegnare significa aiutarli a crescere creativamente, a sperimentare, a diventare autonomi.

Anche la coordinazione cervello occhio mano sarà avvantaggiata dall’impugnare una matita. Col passare del tempo capiranno come utilizzarla per creare le linee che vogliono imprimere sul foglio creando un collegamento tra movimento e tratto grafico. Ecco perché disegnare sarà loro anche molto utile per sviluppare le abilità motorie fini, fondamentali quando dovranno cominciare a scrivere.

Far disegnare i bambini per comunicare meglio con loro

Se per i bambini è importante disegnare, per gli adulti che li circondano i loro disegni possono diventare importanti fonti di informazioni. Soprattutto i più piccoli, non essendo ancora in grado di esprimersi come vorrebbero, comunicano molto con simboli, forme e colori. Non a caso gli insegnanti delle scuole per l’infanzia e delle primarie seguono corsi di disegno. In tal modo imparano a conoscere e interpretare gli stati d’animo dei loro alunni tramite i loro piccoli capolavori.

E allora vediamo come interpretare i disegni dei bambini per riuscire a capirli anche quando si rifugiano nei loro silenzi. Ci aiuterà ad entrare in punto di piedi nel loro mondo per aiutarli a trovare il sole anche quando piove.

Come interpretare i disegni dei bambini

Far disegnare i bambini è uno dei metodi più utilizzati dagli psicologi dell’infanzia per captare disagi e paure. Per trarre le informazioni che servono analizzano il tratto, colori, segni e dimensioni degli oggetti rappresentati.

Ora non cercheremo di capire come fanno, ma solo a scopo puramente conoscitivo. Non dobbiamo mai avere la pretesa di sostituirci ai professionisti. Piuttosto interpelliamoli se ci rendiamo conto che c’è qualcosa che non va. E soprattutto osserviamo il bambino nel complesso. Se è sereno non facciamoci spaventare da un unico disegno cupo: potrebbe semplicemente aver utilizzato i colori a caso 😊

Il colore

Senza dubbio il colore è la prima cosa che salta all’occhio quando si tratta dei disegni dei nostri figli. Solitamente tinte cupe, quali nero o grigio, rappresentano un disagio se ripetute costantemente o se occupano grandi spazi del foglio. Potrebbero indicare che il bimbo ha paura di qualcosa che non riesce a dire.

Anche il rosso assume un significato particolare, ma solo quando il bambino riempie costantemente tutto il foglio con tale tonalità. In tal caso potrebbe evidenziare una sorta di aggressività assopita.

Normalmente, invece, il rosso, insieme al giallo e l’arancione, è il colore preferito dei bambini più curiosi ed estroversi. Quelli introversi e più timidi invece prediligono le tinte azzurre, blu e viola.

Il tratto

Sia la profondità che il tipo di tratto del disegno vengono presi in considerazione dagli psicologi per interpretare i disagi dei bambini. Un tratto pesante, che lascia un bel solco nel foglio, indica il bisogno del bambino di attenzioni. Potrebbe aver paura di qualcosa che non riesce a dire.

Il tratto spezzettato, irregolare, o molte cancellature esprimono insicurezza, confusione. Al contrario un tratto fluido, con molte curve, fa capire che il bimbo che si ha davanti è socievole ed espansivo.

Lo spazio

Anche verificare come il bambino riempie lo spazio a disposizione con i suoi disegni ci dice qualcosa della sua personalità. Quelli più socievoli e sicuri di sé tendono ad occupare tutto il foglio. Quelli meno socievoli occupano solo la parte centrale. I sognatori preferiscono la parte alta del foglio. Quelli timidi tendono a disegnare sulla sinistra, i più riservati solitamente posizionano il foglio in verticale

Le figure rappresentate

Intorno ai 3 anni i bambini cominciano a rappresentare nei disegni le persone a cui sono più legati. Solitamente il primo soggetto che disegnano è quello che ammirano di più. in linea di massima si tratta della mamma o del papà. La famiglia diventa spesso protagonista dei loro capolavori.

Far disegnare i bambini

Più le figure sono grandi più è l’autorevolezza che il piccolino ad esse riconosce. Una figura posta in disparte in un angolo del foglio può indicare che il bimbo trova difficoltà a rapportarsi con essa. Far disegnare i bambini a quell’età è quindi una fonte di informazioni importanti per i genitori.

A 3 anni i bimbi cominciano anche a introdurre altri soggetti nel loro mondo colorato. Il sole, il cielo, le nuvole, e le piante in primis. Gli alberi soprattutto vengono presi in considerazione dagli psicologi durante le sedute per capire come si rapportano col proprio Io. Dall’analisi di radici, chioma e fusto riescono a trarre informazioni importanti su quel bimbo senza bisogno di parole.

Quando e come cominciare a far disegnare i bambini

Già a partire dai 6 mesi i piccolini cominciano ad osservare che le loro manine possono lasciare segni. Tra i 12 e i 18 mesi possono essere loro messi a disposizione i primi colori e fogli. Impareranno presto ad usarli soprattutto se qualcuno gli fa vedere come.

Per far disegnare i bambini di quell’età assicuratevi di scegliere materiali sicuri, atossici e facilmente impugnabili. State loro vicini mentre giocano con i colori, senza limitarli eccessivamente. Maria Montessori insiste molto sull’importanza del lasciare libero il bambino di sperimentare.

Non pretendete che i loro disegni a questa età significhino qualcosa o che scelga quale matita o pennarello usare. Prenderà quello che prima gli capita in mano, lasciando il suo autografo su fogli, pareti, mobili e tutto ciò che riterrà opportuno, facendovi disperare. Dovete solo armarvi di pazienza e trovare degli escamotage per evitare di dover cambiare l’arredamento di casa.

Create in casa uno spazio ad hoc per far disegnare i bambini

L’ideale per far disegnare i bambini senza dover dipingere continuamente le pareti di casa è creare per loro sin da subito uno spazio ad hoc Capiranno, con la crescita, che quello è l’angolo dedicato ai colori.

Seguite i principi Montessoriani per allestire l’angolo perfetto. Se riuscite trovate una zona molto luminosa della casa in modo che il bimbo non sforzi gli occhi quando disegna. Mettete a loro disposizione un tavolino spazioso e una sedia a misura di bimbo. Disponete i materiali per il disegno in maniera ordinata magari su uno scaffale accessibile in prossimità del tavolino. Ricordatevi di sceglierli in base alla loro età. Mettergli in mano qualcosa che non saprebbero usare potrebbe diminuire la loro autostima.

Come incoraggiare i bambini a disegnare

Disegnare viene naturale ai bambini e abbiamo visto tutti i benefici che apporta. Ma magari non tutti i bimbi sono interessati al disegno, oppure si stancano subito di tenere in mano una matita. E allora come possiamo incoraggiarli a disegnare?

Il primo passo per far disegnare i bambini è quello di creare per loro l’ambiente giusto, pieno di stimoli interessanti. Posizionate negli scaffali strumenti di vario genere: matite colorate, pennarelli, tempere, colori a cera, ecc. Sistemateli in scatole diverse in modo da metterli in evidenza e richiamare l’ordine.

Procurate poi fogli di carta di vari colori, una scatola con formine da ricalcare o con oggetti di uso quotidiano quali possono essere tappi di bottiglie, barattoli, vecchi bicchieri, bottoni ecc. Preferite materiali naturali e tenete conto dell’età del bambino quando organizzate i ripiani. Ai più grandicelli potrete fornire anche colla, forbici, nastro adesivo, ecc.

Per favorire il loro senso artistico potreste anche rivestire una parete della casa con carta da parati o pellicola adesiva. I bambini adorano avere grandi spazi in cui esprimere la propria creatività. Oppure, molto più semplicemente, mettete a loro disposizione un cavalletto con una tela o una lavagna bianca.

Far disegnare i bambini

Seconda cosa: non insistete per far usare al bimbo un determinato tipo di colori o di strumenti. Lasciatelo libero di scegliere ciò che più gli piace e non obbligatelo a terminare il suo disegno se non gli va

Terzo punto: interessatevi alla sua opera d’arte e chiedetegli di raccontarvela. Vedervi coinvolti gli farà solo tanto piacere

E, soprattutto, non giudicate mai il suo disegno. Valorizzatelo sempre. Magari appendetelo alla parete, congratulandovi con lui. Farete felicissimo il bambino e aumenterete tantissimo la sua autostima, fondamentale per farlo crescere sereno e sicuro di sé.

Far disegnare i bambini per aiutarli a crescere

Attraverso il disegno il bambino impara a rappresentare e a conoscere meglio il mondo che lo circonda. Questo migliorerà il suo senso di osservazione, che gli sarà molto utile per crescere.

Non isolatelo in un angolo remoto della casa quando esprime la sua creatività. Per far disegnare i bambini scegliete il soggiorno o un’altra stanza trafficata. In questo modo vostro figlio potrà rendervi partecipi in ogni istante delle sue creazioni, e condividere con voi tutti i suoi piccoli e grandi progressi.

Piano piano vi renderete conto che i suoi scarabocchi colorati iniziali cominceranno, ad assumere forme e a raccontare storie. E quando, per la prima volta, rappresenterà la sua famiglia sorridente non commuovetevi troppo e siate orgogliosi di voi. Avrete la certezza che lo state aiutando a crescere nel migliore dei modi!

Sonia

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