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Gioia, paura, rabbia, disgusto: sono solo alcune delle tante emozioni che danno colore ai nostri giorni.

Noi adulti siamo abituati a gestirle, ad addomesticarle in un certo senso, in modo da rendere più semplice la quotidianità. Ma i bambini sono come una tela bianca sulla quale vengono utilizzate tinte forti. Ogni sobbalzo del loro piccolo cuore si manifesta con irruenza. Loro sono ciò che sentono…ed è per questo che io li adoro!

Col tempo però questa loro naturalezza verrà a scemare. Dovranno imparare a gestire gli stati d’animo, non farsi trasportare dalle proprie emozioni visto che non sempre si rivela la scelta migliore. E siamo noi, papà e mamme, a doverli aiutare. Dobbiamo insegnargli a mettere dei freni alla loro impulsività senza tuttavia rinunciare al loro sentire.

È un compito molto importante e delicato, non va preso alla leggera. E allora vediamo insieme come svolgerlo al meglio cominciando dal capire come si sviluppano le emozioni nei bambini.

Lo sviluppo delle emozioni nei bambini

I bambini sono in grado di provare emozioni sin dal primo istante di vita.

Inizialmente questo loro sentire non è altro che un reagire istintivo e simultaneo a bisogni primari quali il mangiare, il dormire, ecc. Li esprimono attraverso il pianto, il linguaggio del corpo e le espressioni facciali. Una volta che vengono soddisfatti il loro piccolo animo spaventato e confuso si acquieta.

Successivamente imparano ad entrare in empatia con gli stati d’animo di chi hanno vicino. Se non ne siete convinti provate a pensare a come reagisce un neonato quando gli sorridete. Il suo viso si illumina tutto e vi sorride a sua volta. Quindi riconosce le emozioni altrui e impara anche a dominare le proprie con comportamenti autoregolativi come il succhiare.

Con la crescita e l’acquisto di una maggiore consapevolezza di sé anche lo spettro emotivo dei bimbi si allarga. Al primario gruppo di emozioni, che comprende paura, gioia, sorpresa, disgusto, tristezza e rabbia, si aggiungono tutte quelle che da queste derivano. Tra esse possiamo annoverare vergogna, speranza, allegria, orgoglio, delusione, ecc. Nascono da una maggiore comprensione di ciò che li circonda, dalle esperienze che si vivono e sono la risposta ai comportamenti di chi sta loro vicino.

Ma cosa sono di preciso le emozioni?

L’importanza delle emozioni nel bambino

emozioni nei bambini

Avete mai pensato a come sarebbe la vita dell’uomo se non provasse emozioni?

A me è capitato spesso, e più ci ragiono e più mi convinco del fatto che l’uomo non è nulla senza emozioni. Sono lo stimolo naturale a tutto ciò che ci accade, e coinvolgono non solo la nostra mente ma anche il nostro corpo.

Pensate al battito accelerato del cuore davanti a una gioia immensa, o alla sudorazione eccessiva in situazioni che ci mettono in imbarazzo. Sono quindi pensieri e riflessi sia fisiologici che comportamentali. Determinano le nostre azioni ma anche il nostro ragionamento.

Immaginate quindi l’importanza che possono avere per i bambini. Influenzano ogni aspetto della loro vita. Possiamo definirle una sorta di bussola interna che gli permette di orientarsi nel mondo e di comprendere meglio se stessi. Riconoscerle, esprimerle, comprenderle, imparare a gestirle, aiuta i nostri figli a crescere in maniera equilibrata e serena.

Non bisogna però confonderle con i sentimenti o gli stati d’animo. Anche se spesso vengono utilizzate come sinonimi, come d’altronde ho fatto io finora, esiste una sottile differenza tra questi termini che è sempre bene tenere presente.

Emozioni primarie e secondarie, sentimenti e stati d’animo

Tra le righe vi ho già fatto capire che le emozioni possiamo dividerle in primarie e secondarie, ma questo non significa che le prime siano più importanti delle seconde.

Le emozioni primarie fungono da risposta a stimoli immediati. Scaturiscono istintivamente, nel giro di meno di un secondo. Ogni essere umano le prova, in qualunque parte del mondo si trovi. Volendo potremmo definirle il linguaggio universale dell’uomo.

Quelle secondarie sono una combinazione di quelle primarie, e nascono quando il bambino comincia a riflettere e a farsi un’idea di sé.

Entrambe fungono da guida per il bimbo, perché lo aiutano a comprendere sé stesso e gli altri. Per questo è necessario incoraggiare i più piccolini ad esprimerle.

Si differenziano dai sentimenti o dagli stati d’animo. I primi derivano da una rielaborazione delle emozioni. Invece gli stati d’animo subiscono la loro influenza ma vengono anche provocati da fattori ambientali e sociali.

Emozioni nei bambini: qualche consiglio su come gestirle

Le emozioni, nonostante il ruolo cruciale che hanno nello sviluppo del bambino, possono anche nuocere ai nostri figli quando sono troppo intense o fuori controllo. Siamo noi genitori a doverci sobbarcare l’onere di insegnare ai più piccini a gestirle per non esserne sommersi. Vediamo come fare.

Ambiente empatico

La prima cosa da fare per aiutare i bambini a gestire le emozioni è insegnare loro ad esprimerle liberamente. Per crescere sereni non devono aver paura di essere giudicati, ma solamente sentirsi capiti e rispettati.

Frasi del tipo “Non essere triste” o “Non devi avere paura, non è nulla” sono da bandire. So che vengono dette con l’intento di spronare il bimbo, ma a lui non arrivano come incoraggiamento. Davanti a parole di questo genere il piccolino può solo pensare che voi non abbiate capito come si sente. O, peggio ancora, che le emozioni che prova sono sbagliate. E non esistono emozioni giuste o sbagliate.

emozioni nei bambini

Altre volte l’intento di quelle frasi è consolatorio, sono la reazione alla nostra paura. Vorremmo non vedere mai nostro figlio triste o arrabbiato, ma non possiamo impedire che succeda. Non dobbiamo farci condizionare dal suo disagio quanto piuttosto accoglierlo. Per aiutarlo non sminuiamo il suo sentire ma raccontiamogli come noi abbiamo reagito quando ci siamo trovati in una situazione simile. Capirà che si possono superare anche le cose negative e si sentirà più sereno.

Insegnare al bambino a riconoscere le emozioni

A volte le emozioni confondono i più piccolini: dare loro un nome è un primo passo per accoglierle serenamente. Ma per identificarle più velocemente hanno bisogno del vostro aiuto.

Come potete essere loro utili? Semplicemente introducendole nella quotidianità. Potete per esempio rimarcare il sentire del vostro piccolino con frasi semplici ma esplicative.

“Oggi mi sembri allegro” oppure “Perché sei triste?” o ancora “Cosa è successo? Mi sembri arrabbiato”

Oppure mettete in evidenza il vostro stato d’animo, senza però entrare troppo nei particolari. I bambini captano le nostre emozioni, non bisogna far finta che vada tutto bene quando così non è. Attenzione però a non superare il limite. Parlare di come vi sentite va bene, rovesciare su di loro i vostri problemi invece può rivelarsi dannoso. Lasciateli essere bambini finché possono 😉.

Un altro metodo per aiutare i nostri figli a identificare le emozioni è leggergli delle storie dove vengono messe in evidenza. In commercio sono tantissimi i libri per bambini che si incentrano su di esse. Aiutano i più timidi e introversi a parlare di ciò che sentono e anche a capire meglio ciò che provano.

Strategie per regolare le emozioni nei bambini

Semplici strategie di regolazione emotiva possono essere efficaci per tutti quei bimbi che fanno fatica a gestire le emozioni.  Per capire quale meglio si adatta al vostro bambino pensate a quello che più gli piace fare. Tenerli concentrati su qualcosa che amano li distoglierà dalla pesantezza che a volte le emozioni troppo forti causano.

Date matite e carta al bimbo che ama disegnare. Mettete la musica e chiedetegli di ballare se ama la danza, o cantare se è questo che adora.

Una mano d’aiuto per scaricare lo stress e l’ansia legati ad emozioni quali la rabbia e la paura, per esempio, può darla anche lo sport. Anche in questo caso fate scegliere a vostro figlio quello che preferisce. Per i più grandicelli può essere utile pure lo yoga; se praticato come si deve insegna a regolare il proprio sentire tramite il respiro. Saprà essere un’arma di difesa davvero efficace per mantenere il proprio equilibrio davanti a tutte le difficoltà della vita.

Essere esempi positivi

emozioni nei bambini

Per insegnare al bambino a gestire al meglio le sue emozioni dobbiamo essere in grado di gestire le nostre.

Visto che i nostri figli prendono costantemente esempio da noi dobbiamo stare attenti a come ci comportiamo davanti ai loro occhi. Cerchiamo di gestire in modo positivo i problemi di ogni giorno. Di risolvere i conflitti in modo pacifico e rispettoso, in modo che anche loro siano incoraggiati a farlo.

E facciamogli capire che, se non possiamo far sparire e emozioni con uno schioccare di dita, possiamo però controllare le azioni che ci suggeriscono di compiere. In questo modo si evita di fare del male alle persone o di rovinare le cose.

Quindi, anche se siete particolarmente furiosi, non fate volare nulla in casa e occhio alle urla e ai pianti isterici. Trovate anche voi il modo di gestire i vostri stati d’animo, nella maniera più appropriata: sarà per i vostri figli una grande lezione di vita.

La bellezza delle emozioni

Le emozioni sono il sale della vita. Insegnare ai bambini a gestirle è importante per aiutarli a crescere.

Gestirle però non significa mascherarle e tanto meno sopprimerle. Vuol dire guardarle in faccia senza averne paura, raccogliere ciò che ci insegnano e lasciarle andare quando serve. Una vita senza emozioni è vuota, sterile e piatta. Non permettete ai vostri bambini di cadere nella trappola del sopravvivere per paura di sperimentarle.

Voi siate il loro porto emotivo, la riva dove approdare ogni volta che la vita li mette in difficoltà, ma lasciateli urlare di felicità, piangere per la rabbia o la tristezza, abbracciarvi se hanno paura. Troveranno il loro modo personale di affrontare le proprie emozioni man mano che andranno avanti. Sapere di avere accanto qualcuno di cui fidarsi renderà tutto più semplice 😊.

Sonia

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