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I terrori notturni possono essere un grande momento di stress per tutta la famiglia, soprattutto quando questi colpiscono i bambini. Davanti a questi episodi spesso ci sentiamo privi di risorse e non sappiamo come prevenire il ripetersi di questo evento spiacevole. La buona notizia è che i terrori notturni, sebbene più comuni nei più piccoli, quasi sempre se ne vanno da soli nel tempo.

Se il tuo bambino soffre di terrori notturni, puoi inoltre adottare qualche nuova abitudine per affrontarli in attesa della loro scomparsa. Per farlo, dobbiamo ricordare che limitare i terrori notturni richiede un approccio olistico che coinvolge non solo il momento del sonno stesso, ma anche le abitudini quotidiane e il benessere generale del bambino.

Ecco alcuni consigli e alcune possibili attività diurne da applicare per provare a prevenirli.

Cosa sono i terrori notturni?

Ma cosa sono di preciso i terrori notturni? Prima di tutto bisogna distinguerli dagli incubi e dagli episodi di sonnambulismo. Sebbene condividano alcune caratteristiche con tutti questi eventi che hanno luogo durante il sonno, i terrori notturni, detti anche pavor nocturnus, sono un tipo di disturbo a sé stante.

Durante un episodio di terrore notturno, il bambino sembra ritrovarsi in preda al panico. Può piangere, urlare, dimenarsi e sbarrare gli occhi. Può anche diventare pallido, sudare, irrigidirsi e dire frasi sconnesse. Sebbene ci sembri sveglio, in realtà non lo è completamente e al momento del vero risveglio non si ricorderà di ciò che è avvenuto.

Questo disturbo colpisce dal 3 al 10% dei bambini ed è più frequente tra i 3 i 10 anni.
Le cause dei terrori notturni sono ancora un mistero, ma si pensa che influisca una componente genetica. Se quindi un genitore ha sofferto di terrori notturni in passato, ciò aumenta la probabilità che anche suo figlio ne soffra prima o poi.
Secondo i medici alcune cause scatenanti o che contribuiscono ai terrori notturni sono lo stress, le apnee notturne, l’asma, il reflusso gastro-esofageo, la vescica piena e la febbre.

bambino dorme

Come affrontare i terrori notturni

Quando assistiamo a un episodio di terrore notturno a volte non sappiamo come comportarci. Andiamo in soccorso del nostro bambino o aspettiamo che il terrore passi da sé? Secondo gli esperti la risposta giusta è la seconda. Toccare o rassicurare il piccolo, infatti, potrebbe perfino far peggiorare questo attacco.
Se quindi c’è poco che possiamo fare durante un attacco, puoi però adottare alcune strategie durante il giorno per diminuire la possibilità che un terrore notturno avvenga durante la notte.

Se purtroppo non è esiste una soluzione ufficiale contro i terrori notturni, la battaglia contro questo disturbo non deve essere concentrata solo intorno all’ora della nanna e durante la notte, ma inizia già dal risveglio e va avanti tutta la giornata attraverso diversi step.

È però importante tenere presente che i consigli forniti in questo articolo sono generali e non a scopo medico.
Se i problemi persistono, diventano difficili da gestire e influiscono negativamente sul benessere del bambino e della famiglia è fondamentale rivolgersi a un medico o a professionisti specializzati nel sonno che potranno valutare il caso specifico, offrire una diagnosi accurata e fornire un piano di trattamento personalizzato.

Gestire lo stress durante il giorno

Gestire lo stress durante il giorno è importante per prevenire i terrori notturni nei bambini e promuovere un sonno tranquillo e rigenerante. I bambini sono molto suscettibili allo stress, e identificare le fonti di stress nella loro vita quotidiana è il primo passo per affrontarle in modo efficace.

Le fonti di stress per il tuo bambino possono includere l’ambiente scolastico, le relazioni con i coetanei, o quelle familiari. È importante quindi ascoltarlo attentamente, cercare di comprendere le situazioni o gli eventi che potrebbero causare sua ansia o preoccupazione e cercare soluzioni adeguate.

Adottare tecniche di gestione dello stress adeguate all’età dei bambini può essere di grande aiuto. Attività come la meditazione guidata, la respirazione profonda o il barattolo della calma possono aiutare i bambini a rilassarsi e a ridurre l’ansia quando la causa scatenante del loro malessere non può essere rimossa.

Inoltre, incoraggiare una regolare attività fisica, che può includere giochi all’aperto, sport o semplici attività come camminate o balli, aiuta i bambini a scaricare lo stress accumulato durante il giorno.

Infine, è importante sottolineare che i bambini di solito non ricordano i terrori notturni una volta svegli. Non è quindi necessario parlarne, poiché ciò potrebbe causare ulteriore stress o ansia e il tuo bambino potrebbe passare la giornata temendo il momento in cui dovrà andare a dormire.

Evitare cibi e bevande stimolanti

Per affrontare i terrori notturni nei più piccoli, è importante anche prestare attenzione alla loro alimentazione prima di andare a letto. Evitare cibi e bevande stimolanti può favorire un sonno più tranquillo e ridurre l’incidenza dei terrori notturni.

Se puoi, è meglio non offrire quindi al tuo bambino pasti troppo pesanti o cibi piccanti, poiché il processo di digestione può richiedere tempo e causare disagio durante il sonno. È anche importante ridurre l’assunzione di cibi e bevande stimolanti contenenti caffeina o zucchero, come cioccolato e bevande gassate. Questi stimolanti possono interferire con la capacità di addormentarsi e causare un sonno agitato o interrotto.

È meglio consumare tutti insieme cene leggere e bilanciate che includano alimenti facilmente digeribili come verdure, proteine magre e carboidrati complessi.

Inoltre, alcuni alimenti sono noti per favorire il sonno grazie alla presenza di triptofano, un amminoacido precursore della serotonina che promuove la sensazione di calma e relax. Alcuni esempi di cibi ricchi di triptofano includono il latte, i latticini, il pesce, le uova e le banane.
Non a caso, uno studio condotto presso La Sapienza di Roma ha provato che l’assunzione da parte di bambini dell’amminoacido L-5-idrossitriptofano ha ridotto notevolmente l’incidenza di episodi di terrori notturni.

bambina con due uova

Mantenere una routine quotidiana equilibrata

Mantenere una routine quotidiana equilibrata è fondamentale per affrontare i terrori notturni e favorire un sonno tranquillo e rigenerante. Una routine regolare per il sonno stabilisce un ritmo circadiano sano, consentendo al corpo di adattarsi a un orario fisso per andare a letto e svegliarsi.

Tutto ciò aiuta a sincronizzare il ritmo biologico interno, facilitando il sonno e il risveglio e facendo sentire il bambino più riposato. È consigliabile mantenere questa routine anche nei fine settimana, evitando di variare troppo gli orari.

È inoltre importante evitare di proporre al bambino attività stimolanti prima della nanna, specialmente l’uso di dispositivi elettronici come telefoni, tablet e televisori. La luce blu emessa da questi dispositivi può infatti interferire con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno.
In alternativa puoi provare a intrattenere il tuo bambino con giochi analogici privi di luci o suoni forti che possono divertirlo senza però intralciare con il naturale ciclo sonno-veglia.

Monitorare la qualità del sonno

Monitorare la qualità del sonno e prendere nota della giornata dei bambini è una possibile strategia per comprendere meglio il disturbo e identificare eventuali pattern o trigger che potrebbero influenzare gli episodi.

A questo fine puoi tenere un diario del sonno per registrare gli orari in cui il bambino va a dormire e si sveglia, la durata del sonno, eventuali interruzioni durante la notte e qualsiasi altro dettaglio rilevante. Questo diario può fornire un quadro più chiaro dei modelli di sonno del bambino e aiutare a individuare eventuali irregolarità o problemi che potrebbero essere correlati ai terrori notturni.

Allo stesso tempo puoi provare ad annotare eventuali cambiamenti della routine giornaliera del bambino ed eventi stressanti e fuori dalla norma che possono essere avvenuti per capire se c’è qualche correlazione tra questi e gli episodi di terrore notturno.

Una volta identificati possibili trigger potrai provare ad adottare strategie per evitare ciò che sembra causare gli attacchi di terrori notturni e potrai andare a letto più preparata, dato che saprai che durante il giorno è avvenuto qualcosa che potrebbe scatenare un attacco.

Creare un ambiente rilassante e sicuro per il sonno

Durante il giorno, infine, puoi preparare l’ambiente in cui il tuo bambino dormirà per offrirgli un ambiente sicuro e confortevole. Per evitare stress e stimoli eccessivi, è importante limitare al minimo la presenza di luci forti o fastidiose. È anche fondamentale regolare la temperatura della stanza, in modo che non faccia troppo caldo né troppo freddo.

Durante un episodio di terrore notturno, i bambini possono essere anche molto agitati senza però avere il controllo dei propri movimenti. Per questa ragione è importante assicurarsi che non ci siano oggetti potenzialmente pericolosi nelle vicinanze come giocattoli duri e appuntiti o libri dalla copertina rigida.

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