Il periodo che precede la nascita del bambino è per i futuri genitori un’altalena di emozioni. La gioia per l’evento tanto sognato spesso si mescola alla paura di non essere in grado di prendersi cura del bebè, soprattutto nel suo primo mese di vita in cui è così fragile e indifeso.
I libri dove vengono illustrati i progressi del neonato dalle prime ore della sua nascita vanno a ruba. Sono molto dettagliati e fanno compagnia a mamme e papà in trepida attesa. Io consiglio sempre di leggerli, specialmente a chi vive per la prima volta un’emozione così bella. Danno un’idea un po’ più precisa del cosa aspettarsi quando si potrà stringere tra le braccia il proprio batuffolino.
Tuttavia, per chi non ama addentrarsi troppo nel discorso ma volesse comunque capire in linea generale cosa succede nel primo mese di vita del neonato, eccomi qui. Ho riassunto in poche righe le cose fondamentali da sapere sui primi giorni del bebè. Per tutti gli altri argomenti che riguardano la prima infanzia date un’occhiata al blog di Cherieswood. Troverete tanti spunti interessanti.
Primi istanti di vita del neonato
Care mamme, sappiate che appena venuto alla luce il vostro bimbo vi sarà messo tra le braccia. Magari per molte di voi questo è scontato, ma per altre potrebbe non esserlo. Io, per esempio, sono stata presa alla sprovvista quando, subito dopo la nascita, mi hanno porto la mia creaturina. Non sapevo neanche come prenderla, avevo paura di farle male.
Non preoccupatevi se il suo aspetto non corrisponde a quello dei bimbi che si vedono negli spot pubblicitari. Potrebbe avere la testolina leggermente deformata, allungata o schiacciata, gli occhi gonfi e arrossati. Sulla sua pelle potrebbero esserci delle macchie o dei brufolini.
Questi piccoli difetti sono destinati a sparire nell’arco di poco tempo. Per ogni dubbio è sempre conveniente rivolgersi ai medici o all’ostetrica che vi hanno assistito. Nessuno meglio di loro può rassicurarvi in proposito.
Vi spiegheranno anche il perché, nonostante siate provate dal parto, vi chiedano di tenere il vostro bambino. Il contatto immediato con la pelle della mamma è fondamentale per il piccolino. Immaginatevi il trauma che deve essere per lui nascere. Tutto ciò che fino a quel momento gli era familiare sparisce. L’odore, il calore, il respiro della mamma sono importantissimi per dargli sicurezza e farlo sentire protetto. Stare pelle a pelle con lei gli permette di riconoscerla. Stimola, inoltre, anche la produzione di ossitocina che a sua volta favorisce la produzione del latte materno.
Allattamento e crescita nel primo mese di vita del neonato
il contatto con la pelle della mamma permette al bimbo, tra le altre cose, di avere accesso al seno. Potrebbe attaccarsi ad esso sin da subito, ma, nel caso non lo facesse, non preoccupatevi. Saranno le infermiere a mostrarvi il modo migliore di tenerlo per favorire la suzione.
Non mettetevi neanche il pensiero del non avere abbastanza latte: la montata lattea non arriva immediatamente. È necessario che il piccolino stimoli il seno succhiando per favorirla.
Durante il primo mese il vostro bambino si attaccherà al seno molto spesso, ogni 2/3 ore. Per lui non avrà importanza che sia giorno o notte. L’ideale è lasciare che poppi fin quando ne avrà voglia senza staccarlo. Certo è un compito impegnativo per una mamma, ma si esaurirà nell’arco di poco tempo, non allarmatevi.
Il latte materno basta e avanza per soddisfare i suoi bisogni, non sarà necessario integrarlo neanche con dell’acqua. Se avete dubbi sul fatto che non mangi abbastanza, che non cresca come dovrebbe, confrontatevi col pediatra che lo segue. Non fissatevi con tabelle, bilance e metri. Ogni bambino ha una storia a sé, non deve per forza seguire degli schemi.
Un metodo “casalingo” per sapere se mangia abbastanza tuttavia esiste: è quello del cambio dei pannolini. Se durante il suo primo mese di vita ne bagna almeno 6 al giorno significa che si nutre a sufficienza.
Il sonno nel primo mese del neonato
Nel primo mese di vita i neonati dormono tanto, circa 16/18 ore al giorno, ma non per periodi molto lunghi. Dopo qualche ora, si svegliano per mangiare; per loro, come ho già accennato, non esiste distinzione tra giorno e notte.
Per evitare il rischio di soffocamento è raccomandato lasciarli sempre in posizione supina. Non mettete nessun cuscino sotto la loro testolina, piuttosto, se il piccolino soffre di reflusso, cercate di sollevare leggermente la parte del materasso dove poggia il capo.
Evitate di mettergli vicino dei peluche. Potreste fare un’eccezione per un doudou che avrà il potere di calmarlo se impregnato del vostro odore. Non posizionatelo però troppo vicino al suo visino, sempre per il discorso del soffocamento.
Anche per quanto riguarda lenzuolini e coperte fatte attenzione. Se potete vestite a strati il vostro piccolino o procuratevi un sacco nanna. Lo avvolgerà e riscalderà senza pericoli.
Dove far dormire il bambino
E arriviamo a una delle questioni più dibattute per quanto riguarda la nanna del bebè: dove far dormire il bimbo?
C’è chi afferma che sarebbe bene, fin da subito, farlo dormire nella sua cameretta, chi invece preferisce mettere la culla affianco al letto matrimoniale e chi sostiene che farlo dormire con i genitori nel lettone è molto importante per favorire l’attaccamento al seno e farlo sentire protetto.
Ognuna di queste soluzioni ha i suoi pro e i contro, ma, visto che, secondo me, la via di mezzo è sempre da preferire in casi del genere, io opterei per la culla nella stanza di mamma e papà. In tal modo il bimbo sarà sempre a “portata di mamma” e non rischierà di essere schiacciato durante il sonno.
Una soluzione alternativa, che può soddisfare il bisogno di contatto tra mamma e bebè, è quella di utilizzare una culla co-slepping. Oggi ne trovate diverse in commercio. Si tratta di particolari culle che possono essere agganciate al lettone e che presentano sponde completamente abbassabili. In tal modo diventano una sorta di prolungamento del letto matrimoniale dove il bimbo può avere uno spazio tutto suo e, nello stesso tempo, dormire fianco fianco alla mamma.
Per conciliare il suo sonno, è importante creare per lui un ambiente confortevole e tranquillo. Evitate più che potete le luci e i rumori durante la notte e stabilite una sorta di routine quotidiana che scandisca i tempi e favorisca la nanna serale. Piano piano il piccolino si abituerà ai ritmi imposti e gli sarà più facile addormentarsi.
Sviluppo dei sensi nel primo mese di vita del neonato
Quando un bimbo viene alla luce ha un olfatto molto sviluppato che gli permette di riconoscere l’odore della mamma e del latte materno. Lo stesso dicasi per il gusto. Questo perché assaggiando e respirando il liquido amniotico che avvolgeva il suo corpicino ha percepito i sapori di ciò che la mamma mangiava. Tra tutti è il sapore dolciastro del latte materno ad attirarlo maggiormente.
Anche il tatto è ben sviluppato. Ama particolarmente le carezze e le coccole che già percepiva negli ultimi mesi di gestazione, quando la mamma o chi per lei accarezzava il pancione. Il massaggio che il liquido amniotico esercitava continuamente sulla sua pelle gli era particolarmente gradito. Massaggiare il suo piccolo corpicino nel primo mese di vita molto spesso lo aiuta a calmarsi e a stare bene.
Per quanto riguarda l’udito possiamo affermare con certezza che il neonato comincia a sentire suoni e rumori a partire dalla 25a settimana di gestazione. Ecco perché, una volta nato, la voce della mamma riuscirà a suscitare il suo interesse e lo rasserenerà. L’ideale sarebbe cantargli ninna nanne o canzoncine varie quando è ancora nel pancione: lo aiuteranno a rilassarsi una volta che dovrà lasciare quel rifugio che lo ha accolto per 9 mesi per un mondo che lo incuriosisce e spaventa al tempo stesso.
La vista è l’unico tra i cinque sensi che non è pienamente sviluppato alla nascita. Riesce a vedere i volti e gli oggetti se posti a 20 cm dai suoi occhietti, ma gli è difficile controllare i movimenti oculari. Percepisce la differenza tra luce e buio, ma il mondo per lui è tutto in bianco e nero.
Nonostante questo, sin da subito riconoscerà il volto della mamma. Lo assocerà al suo odore, al suono della sua voce, al ritmo del suo cuore che batte. Lo riconoscerà e lo amerà sin da subito con quella spontaneità meravigliosa che solo i bambini hanno.
Le nostre proposte per favorire lo sviluppo sensoriale del neonato
-
Kit Prime Scoperte79,00 €
-
Palestrina neonato Cherieswood: serie Bianco e Nero119,00 €
I movimenti del neonato nel primo mese di vita
Osservare i primi movimenti di un neonato suscita tanta tenerezza. Il suo corpicino spesso trema, le sue manine tendono a stringere forte ogni cosa che toccano. Se viene tenuto in piedi per le ascelle le sue gambette si muovono, la sua boccuccia cerca di succhiare tutto ciò che gli capita a tiro.
La maggior parte di questi movimenti sono insiti in lui, come il respirare e il deglutire. Altri, come lo sgambettare, sono ricordi della sua vita nel grembo materno. Col passare del tempo e col progredire del suo sviluppo psicomotorio saranno sostituiti da azioni volontarie che gli permetteranno di acquisire sempre più autonomia, fino ad arrivare al gattonamento.
Quanto tempo occorre perché questo accada? Dipende sempre dal bambino non abbiate fretta. Piano piano comincerà a tenere la testa sollevata, a seguire gli oggetti con lo sguardo e finalmente a prendere il sonaglino che gli mettete spesso davanti. Non accadrà certamente nel suo primo mese di vita, dategli tempo.
Il primo mese di vita del neonato: come affrontarlo
Il primo mese di vita del neonato vi metterà alla prova cari genitori. Dovrete cambiare i vostri ritmi, le abitudini, riorganizzare gli spazi in casa. Vi troverete ad affrontare nuove situazioni che a volte vi porteranno ad attimi di sconforto. Ma quando questo accadrà vi basterà fermarvi un attimo e guardare quegli occhioni che vi fissano senza schermi. Vi daranno la forza di superare ogni ostacolo perché per loro sareste capaci di rivoluzionare il mondo.
Per ogni piccolo problema che riguarda la quotidianità del bebè noi vi saremo accanto con il nostro blog. Se avete delle domande non esitate a farcele. Per quanto riguarda invece la sua crescita, i problemi di salute e tutte le questioni importanti affidatevi sempre ai medici. Sono gli unici che possono darvi i giusti consigli.
Sonia