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Su Cherieswood parliamo sempre di bambini e giochi in legno, oggi introduciamo una serie di articoli che mirano ad aiutare i nostri lettori a fare i conti con i primi 12 mesi di vita del loro neonato. Esistono migliaia (milioni?) di articoli sul web, ma molto spesso faticano ad andare al punto: quello che ci prefiggiamo con questa rubrica è quello di darvi soluzioni semplici e adottabili subito, senza dilungarci troppo.

Oggi parliamo di un argomento ostico: il sonno. Preoccupa tanto i neo-genitori quanto i futuri genitori che già si immaginano a passare notti in bianco.

In questo articolo vi spieghiamo quali sono le best practices per far dormire il vostro neonato di giorno e di notte, cercando di non sconvolgere la vostra vita più di tanto. Iniziamo!

Perchè il neonato dorme poco?

Se state leggendo questo articolo è probabile che il vostro neonato dorma poco o non vi faccia dormire durante la notte. Partiamo da qualcosa di importante da sapere: i neonati possono dormire anche 15-20 ore al giorno, è giusto che sia così ed è normale che accada. Soprattutto nei primi 2-3 mesi di vita, controllare il sonno del vostro neonato è difficile perchè questo va assecondato il più possibile in base alle necessità del bambino, ma ci sono alcuni accorgimenti da tenere presenti.

Far dormire il vostro bambino in posizione supina (a pancia in su) è molto importante.

Il primo e’ semplice, non far dormire troppo il vostro bambino. Abbiamo detto che potrebbe dormire anche 15 ore al giorno, ma il vostro bambino si sveglia spesso e quasi sempre in concomitanza con la necessità di mangiare. Per questo e’ una buona abitudine quella di non farlo dormire per troppe ore consecutive: idealmente non più di 3-5 ore di sonno consecutive. Passate queste potete deciderlo di svegliarlo dolcemente fino alla prossima dormita. Se il neonato dorme troppo il suo ciclo del sonno ne risulterà alterato e sarà più difficile gestirlo durante il giorno e la notte.

I neonati dormono poco per tante ragioni aggiuntive: quasi tutte hanno in comune un senso di insicurezza e disagio nel neonato. Questo, quasi sempre, ha a che fare con il trauma del distaccamento dai genitori e solitamente si nota di più dopo i primi 6 mesi di vita. La spiegazione del fenomeno è semplice: i genitori cercheranno di stare più tempo con il bambino per far si che non si senta solo e accusi questa ansia da abbandono. Ma ci sono delle regole non scritte più efficaci che possiamo usare per far cercare di dormire il nostro bambino.

Le vediamo nel prossimo paragrafo.

Come far dormire il neonato durante la notte

Create delle abitudini prima del sonno serale

Creare delle abitudini per il vostro neonato è fondamentale per far si che lui riconosca questo “rito” e possa facilmente addormentarsi. Potete valutare diverse cose: potrebbe essere leggere qualcosa al vostro bambino tutte le sera prima di addormentarlo o usare della musica di sottofondo che lui, dopo un pò, possa riconoscere. Se volete provare qualcosa di più articolato poteste anche prestare attenzione non solo ad una attività ma anche agli spazi dove la fate: ad esempio, potreste portare prima il vostro bambino nella sua culla e poi leggergli qualcosa, o ancora potreste prima provare a farlo in un’altra stanza e poi portarla nella culla. Dovete creare un rituale a cui lui si abitui e che possiate eseguire ogni giorno, fino a che non diventi standard. Ovviamente anche l’orario deve essere lo stesso, evitate di farlo addormentare una sera alle 19 e un’altra sera alle 21, andrebbe a rompere quell’equilibrio che state cercando di creare per favorire il suo sonno.

Il luogo dove dorme e le giuste accortezze

Un altro punto fondamentale è non cambiare il posto dove il vostro neonato dorme ogni sera. Molti studi hanno confermato come sia meglio che il vostro bambino dorma da solo, nella sua culla (e in posizione supina, a pancia in su) invece che farlo addormentare con voi nel vostro letto. Inutile dirlo, ma nei primi mesi di vita la culla deve sicuramente stare vicino a voi, idealmente a fianco del letto dei genitori. Cercate di fargli usare da subito la sua culla e rendete la cosa parte delle abitudini di cui parlavamo sopra: al suo interno dovreste rimuovere qualsiasi gioco o distrazione che sia presente in modo che il neonato non possa essere disturbato da nulla durante il sonno.

Dormire a fianco dei genitori, in una propria culla, è il modo migliore per avere il vostro bambino vicino a voi ma abituarlo a dormire in un luogo diverso dal vostro letto.

Almeno nei primi mesi di vita evitate di spostarvi tra più case e residenze ad esempio: ho visto una amica riscontrare questo problema facendo dormire il bambino a volte a casa e a volte dai nonni durante i weekend. Passati i primi 6/8 mesi tutto cambia ancora, abbiate pazienza almeno all’inizio e siate ferrei nel seguire la routine che create.

Una ultima nota: non tutti i bambini sono uguali e molti neonati non avranno problemi di alcuna sorta seguendo questi consigli, mentre altri si, nonostante tutto quel che proviate. Nella maggior parte dei casi i problemi si affievoliscono dopo i primi sei mesi di vita, quindi potrebbe essere solo sfortuna o semplicemente il vostro bambino ha un ciclo di sonno diverso da altri e meno regolare.

Ho provato tutto e non funziona: cosa fare?

In molti casi, come detto, la soluzione non si trova e il vostro neonato continua a dormire poco nonostante tutte le prove fatte. Personalmente ho visto questa cosa succedere almeno con due amiche, una e’ riuscita a risolvere rivolgendosi ad una esperta che la ha aiutata a provare una routine diversa, mentre un’altra ha dovuto solamente attendere che passasse del tempo e che il bambino tornasse a dormire più regolarmente.

Se avete provato tutto e ancora non avete trovato una soluzione, avete un paio di opzioni:

  1. Rivolgersi ad una esperta: si tratta di professionisti che vi sapranno consigliare cosa fare con il vostro neonato per aiutare a rendere il suo sonno più regolare. Per trovare questi professionisti potete semplicemente digitare su Google “esperto sonno neonato” e vi appariranno una serie di consulenti e professionisti con cui potete prenotare un colloquio. Molte hanno anche recensioni su Google, per aiutarvi nella scelta. Il metodo di ognuna cambia, ma in generale si tratta quasi sempre di uno o più colloqui con diversi approcci da provare per il vostro bambino.
  2. Parlare con il vostro pediatra: una seconda soluzione che potrebbe venirvi consigliata anche dall’esperta del sonno, ma prima di rivolgersi ad un esperto, vale la pena consultare il proprio pediatra e capire se non vi sia ancora qualcosa da provare. L’alimentazione, le abitudini e le condizioni di dove dorme il bambino hanno tutte influenza su quanto riesca ad avere un sonno regolare, e il vostro pediatra potrebbe aiutarvi a capire se qualcosa non va.

Altre risorse utili da leggere sul sonno del neonato

Il mondo del sonno dei neonati (e in generali dei bambini fino ai 5 anni) ha un sacco di documentazione, siti e letteratura disponibile. Come succede spesso, ci sono diverse scuole di pensiero e dire quale sia quella corretta è impossibile: voglio però consigliare alcuni libri in commercio che potrebbero essere un buon modo per capire di più sull’argomento e potrebbero fornirvi uno spunto (non ci sono referral ad Amazon, e cerco di linkarvi le pagine con più recensioni se quella dell’autore non è disponibile):

I cuccioli non dormono da soli: uno dei libri più consigliati in rete riguardo questo argomento. Ho linkato il sito dell’autrice perchè trovate anche tanti commenti e domande al libro che penso siano molto utili per farsi una idea prima di comprarlo.

Il libro della nanna: un altro libro di un autore italiano con ottime recensioni. Parla del sonno sia in età da neonato sia per bambini più grandi.

Mamma insegnami a dormire: si tratta di un libro senza rigidi schemi da seguire ma con tante risposte ed esempi di cosa potrebbe succedere e cosa potete provare a fare. Un approccio un po’ diverso dagli altri ma sicuramente interessante.

Ci sono decine di altri libri in commercio, una semplice ricerca su Google vi offre ulteriori titoli, italiani e non, questi sono quelli che mi sono sembrati tra i più diversi fra loro e tra i più consigliati. Se li leggete magari fateci sapere nei commenti cosa ne pensate, cosí come se avete altri consigli per i genitori che ci leggono!

A presto

Elisa

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