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Ciao amici di Cherieswood, come state?

Oggi vorrei riprendere con voi l’argomento del quale abbiamo parlato la volta scorsa, quello che riguardava l’equilibrio nei neonati. Vi ricordate? Abbiamo visto quanto, nonostante non sia inserito nella top five dei sensi tradizionali, esso sia importante per lo sviluppo dei nostri figli. E abbiamo anche detto che, quando si parla di equilibrio, non si sta indicando solamente lo stare in piedi, ma anche, per esempio, lo stare seduti.

Ed è proprio da qui che partiremo per introdurre l’argomento di oggi. Parleremo, infatti, di quanto sia importante la posizione seduta nei neonati, e di come possiamo aiutarli ad acquisirla. E vedremo anche alcuni degli errori più comuni che noi genitori siamo soliti fare inconsapevolmente.

Cominciamo subito però, senza perderci troppo in chiacchiere. Ho tante cose interessanti da dirvi 😊

I vantaggi della posizione seduta nei neonati

A voi non fanno tenerezza i bimbi di pochi mesi? Sono così indifesi, così fragili e allo stesso tempo forti. Ogni loro traguardo è una conquista verso l’autonomia e un motivo di orgoglio e commozione per i genitori. Passano dal non riuscire neanche a muoversi al sollevare la testolina, dal sorridere all’emettere i primi versetti.

Appena riescono a farlo, assumono volentieri la posizione seduta, che è in grado di offrire loro innumerevoli vantaggi. Grazie ad essa possono, infatti, osservare il mondo da un altro punto di vista e facilitare la loro esplorazione visiva. Possono utilizzare mani e braccia con più libertà, per muoversi, afferrare le cose a loro vicine e interagire con il mondo che li circonda.

Da seduti i bambini imparano a coordinare i movimenti del corpo, a bilanciarlo in modo stabile. Riescono a percepirlo in maniera migliore e ad avere una maggiore consapevolezza spaziale.

Assumere la giusta posizione seduta, inoltre, permetterà loro di acquisire una postura corretta. Porterà enormi benefici alla respirazione, alla digestione, all’apparato muscolo-scheletrico.

E, infine, questa posizione preparerà il terreno alla tappa successiva dello sviluppo motorio del bambino, cioè quella che lo vedrà alzarsi in piedi e camminare appena si sentirà pronto per farlo.

Posizione seduta nei neonati, quando si acquisisce

Ma a quanti mesi si acquisisce la posizione seduta? Solitamente i neonati stanno seduti spontaneamente tra i 6 e i 9 mesi di età. È proprio in questo lasso di tempo che la loro schiena, il collo e le gambe acquisiscono la forza e la coordinazione per sostenere il peso del corpo e mantenere l’equilibrio.

Posizione seduta neonati

Non vanno mai forzati a mettersi seduti quando ancora non sono in grado di sorreggere la testa e di sostenersi con le mani e col busto: si potrebbero causare gravi danni.

Rischi dell’anticipare la posizione seduta

Lo sviluppo motorio del neonato avviene per tappe, non bisogna dimenticarsene. Non siamo noi genitori a doverle anticipare, solo il bebè potrà farlo, come e se vorrà.

Prima di stare seduto dovrà imparare a stare prono, a sollevare la testolina, a fare forza sulle braccia, ecc. Metterlo seduto prima del tempo porterà all’ingobbirsi e all’irrigidirsi della sua schiena, a ritardare, se non a saltare, processi come lo strisciare e il gattonare, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Bisogna evitare il più possibile di fargli assumere questa posizione se ancora il suo corpicino non è pronto. Se sperimenta la posizione seduta sarà poi restio ad assumere le altre, per lui molto più faticose.

Quindi, evitate di utilizzare seggiolini vari, passeggini o di metterlo seduto magari sorreggendolo con dei cuscini. Questo non lo aiuterà a imparare a controllare il suo corpo, a fargli capire come guadagnare quella posizione.

Solo al momento della pappa è consigliato fargliela assumere, in modo da favorire la digestione. Per il resto lasciatelo libero di crescere nel modo giusto. Vedrete che imparerà da solo a sedersi, con i tempi e i modi a lui più consoni.

Come favorire la posizione seduta nei neonati

Noi genitori possiamo aiutare il nostro bambino ad assumere la posizione seduta in diversi modi.

Affinché il piccolino riesca a sedersi autonomamente, deve rafforzare la colonna vertebrale e i muscoli di gambe e braccia. E noi possiamo dargli una mano a farlo, proponendogli una sorta di tummy time guidato.

Mettiamolo sul tappeto in posizione prona, e cerchiamo di fargli sollevare la testolina, o anche di farlo rotolare su sé stesso se riesce già a farlo. Possiamo attirare la sua attenzione cantandogli delle canzoncine, oppure facendogli sentire dei suoni che lo incuriosiscono. Possiamo servirci anche del suo giocattolino preferito per suscitare il suo interesse. O di ciondoli, come quelli in dotazione con le palestrine per neonati Montessori.

Se il bambino è già in grado di strisciare, poniamo il suo giocattolino a distanza, in modo che lo raggiunga con le sue sole forze. Lo farà con fatica, ma sarà anche molto soddisfatto quando stringerà in mano il suo trofeo.

Quando il bimbo è pronto per sedersi?

Come abbiamo detto tante volte, i bambini sono tutti diversi e quindi possono conquistare i loro traguardi in momenti diversi. C’è chi cammina prima, chi dopo: non c’è da allarmarsi. Lo stesso vale per la conquista della posizione seduta.

Posizione seduta neonati

Se siete preoccupati perché il vostro bimbo ancora non si mette seduto da solo nonostante abbia l’età per farlo, osservatelo con attenzione. Se in posizione prona si sorregge bene sulle braccia, se rotola o striscia vuol dire che è sulla strada giusta per arrivare a sedersi da solo.

Nel caso proprio non riusciate a tranquillizzarvi parlatene con il vostro pediatra. Sarà lui a valutare lo sviluppo psico-motorio del vostro bebè e ad agire di conseguenza.

Mettersi seduti: un passo in più verso l’indipendenza

La prima volta che ho visto mia figlia sedersi da sola ci sono rimasta un po’ male. Mi è sembrato che stesse crescendo troppo velocemente. Ho pensato che il giorno in cui non avrebbe avuto più bisogno di me sarebbe arrivato senza neanche rendermene conto.

Col tempo ho imparato a gestire queste mie malinconie e a supportare i suoi passi verso l’indipendenza, come tutti noi genitori siamo chiamati a fare. Oggi sono felice e orgogliosa della ragazza che è diventata, anche se spesso mi capita di ricordare quella mattina di giugno quando, dopo aver strisciato per prendere il suo sonaglino, si è, anche se con fatica, seduta da sola tutta soddisfatta di sé.

Voi ricordate dei momenti particolari dei primi anni di vita dei vostri bambini?

Sonia

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