Mangia poco, mangia troppo, non dorme abbastanza, sta sempre piangendo, non cresce come deve. Quante di queste domande vi siete posti nei primi mesi di vita del vostro bebè? Quante volte vi siete preoccupati davanti a un qualunque suo comportamento che non vi convinceva?
Io per prima l’ho fatto. Solo col tempo ho capito che ogni bimbo è unico. E ho anche dedotto che era inutile paragonare il mio scricciolo inappetente al figlio della mia amica che invece aveva sempre fame.
Nel mio percorso di mamma alle prime armi ho avuto la fortuna di poter contare su un dialogo sempre aperto col pediatra che seguiva la mia bambina. Aveva il potere di rassicurarmi e di non stancarsi mai delle mie mille domande.
Grazie a lui ho capito che il bambino attraversa diverse fasi durante la sua crescita che possono irritarlo o cambiare le sue abitudini. La dentizione è una di queste: conoscevo bene i disagi che il piccolino deve affrontare quando gli spuntano i primi dentini. Invece non sapevo nulla sul cosiddetto scatto di crescita. Voi ne avete sentito parlare? Sapete anche come affrontarlo?
Io ora cercherò di darvi qualche informazione a riguardo, tanto per introdurre l’argomento. Sarà poi il pediatra che segue il vostro bambino a spiegarvi meglio tutto nei dettagli. Consultatelo sempre in caso di dubbi: vostro figlio è troppo importante per affidarlo al web.
Cosa si intende per scatto di crescita nel neonato?
Con scatto di crescita del neonato si intende indicare il periodo di rapido sviluppo del bebè che si verifica durante il suo primo anno di vita. Più che di scatto sarebbe opportuno parlare di scatti di crescita. Sono, infatti, diverse le fasi di accelerazione della crescita che interessano i più piccoli durante i primi mesi. Non riguardano solo la sfera fisica, ma interessano anche quella emotiva, cognitiva e motoria.
Esistono delle tabelle dove vengono riassunti i tempi in cui si dovrebbero verificare, in maniera molto approssimativa. Li vedremo insieme, ma prendeteli con le pinze e soprattutto non preoccupatevi se il vostro bimbo non li rispetta. Ogni individuo è diverso: alimentazione, fattori genetici e ambientali possono condizionarne lo sviluppo. Solo il pediatra, dopo una visita accurata, potrà dirvi con sicurezza se il percorso del vostro bebè sta procedendo nel migliore dei modi.
Quando si verificano gli scatti di crescita nei neonati?
In linea molto approssimativa gli scatti di crescita nei neonati si possono verificare
- Tra la prima e la terza settimana
- Tra la sesta e l’ottava settimana
- A tre mesi
- A sei mesi
- A nove mesi
Sono tutti periodi molto importanti per il bebè, in cui non è soltanto il suo corpo a cambiare. Oltre a prendere peso e ad allungarsi, sviluppa tutte quelle capacità che lo trasformeranno in un essere umano autonomo e indipendente.
Nelle prime settimane dopo la nascita il bambino fatica a trovare il suo equilibrio. Per lui è difficile conciliare bisogni primari come quello di nutrirsi e di dormire. Ha bisogno di stare costantemente attaccato al corpo della mamma, di essere rassicurato e sentirsi protetto.
Dai tre mesi, con lo sviluppo della vista, scopre che esiste un mondo intorno a lui che lo affascina. Comincia ad afferrare gli oggetti, a portarseli alla bocca, a capire che può muovere braccia e gambe.
I sei mesi sono quelli in cui comincia a stare seduto da solo e a conoscere nuovi sapori grazie allo svezzamento. Acquista sempre più autonomia che lo porterà, nei mesi successivi, a gattonare prima e camminare poi, e a decidere cosa vuole e non vuole fare.
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Come riconoscere e gestire lo scatto di crescita
Lo scatto di crescita è solitamente accompagnato da irritabilità, variazione dell’appetito, del sonno, da pianti improvvisi del neonato. In generale porta ad un cambiamento delle abitudini del bebè che potrebbe allarmare i genitori alle prime armi. Dura mediamente dai 2/3 giorni ad una settimana, dopo i quali il bambino sembra tranquillizzarsi e riprendere i suoi soliti ritmi. Quando si verifica è importante non perdere la calma, ma osservare i suoi comportamenti e, casomai, chiedere consiglio al pediatra.
Il neonato mangia troppo o non vuole più mangiare
Durante lo scatto dei primi mesi, il bimbo potrebbe essere più vorace del solito e cercare continuamente il seno. Molte mamme pensano non sia saggio assecondarlo e cercano di arginare questo suo bisogno offrendogli ciucci o tisane. Altre, convinte di non aver latte a sufficienza, cercano di sopperire alla sua fame con un biberon di latte artificiale.
Si tratta in entrambi casi di comportamenti non consigliati. Se il bimbo non viene attaccato al seno non si stimola il corpo a produrre la quantità di latte necessaria per saziarlo. Solo la suzione fa impennare i livelli di prolattina, fondamentale per la produzione del latte. È importante quindi offrire il seno al piccolino tutte le volte che lo richiede e casomai affrontare il problema col pediatra. Sarà lui a decidere il da farsi a seconda della situazione.
Intorno ai tre mesi, invece, potrebbe verificarsi l’opposto. In questo periodo della loro crescita i neonati sembrano attraversare una fase di inappetenza. State tranquilli non stanno male: sono solamente distratti da tutto ciò che ora possono vedere e vorrebbero afferrare. Riprenderanno in men che non si dica ad interessarsi al cibo.
Anche nel momento dello svezzamento potrebbero non mangiare tanto. È il periodo in cui devono confrontarsi con nuovi sapori. Faranno fatica a farlo e, soprattutto, faranno fatica ad abituarsi a non essere più un tutt’uno con la mamma.
Mai obbligarli a mangiare controvoglia, neanche quando, nel periodo dello scatto di crescita del secondo semestre, il cibo sarà sicuramente meno interessante rispetto a tutto ciò che ora possono esplorare e toccare.
Dorme poco o si sveglia durante la notte
Durante gli scatti di crescita può verificarsi anche un’alterazione del ritmo sonno-veglia del neonato, che sicuramente non sarà gradita a voi genitori. Questo perché l’eccitazione che gli provocano le nuove scoperte potrebbero non farlo dormire durante la notte, farlo svegliare molto presto la mattina o fargli saltare il pisolino pomeridiano. Anche in tal caso non si deve perdere la calma. Dategli un po’ di tempo: riprenderà presto le sue abitudini.
È importante in questa fase non fargli assumere comportamenti scorretti che poi verrebbe difficile raddrizzare. Non accendete le luci, non giocate con lui. Mantenete i rituali che avete stabilito per accompagnarlo nel mondo dei sogni: presto riprenderà ad apprezzarli.
Un consiglio per i genitori: abbiate solo tanta pazienza
Non sono solamente i più piccoli a subire le conseguenze dello scatto di crescita. La loro irritabilità condiziona anche la tranquillità dei genitori. Non è raro, infatti, che alla preoccupazione iniziale, fomentata dalla paura di un qualcosa che non va, mamma papà facciano subentrare, una volta rassicurati dal pediatra, lo stress del gestire la situazione.
Dovete avere tanta pazienza con i neonati e fargli sentire la vostra vicinanza il più possibile. Se proprio non vi sentite in grado di gestire la situazione potete sempre chiedere aiuto ai professionisti del settore. Potranno darvi utili suggerimenti e magari aiutarvi anche a controllare lo stress.
Altra alternativa è quella di prendervi un attimo di respiro. Affidate il vostro piccolino alla nonna, alla zia, a una cara amica per qualche ora, e curatevi di voi. Potrete così ricaricare le batterie e affrontare questi giorni col sorriso sulle labbra. Il vostro bimbo ne trarrà tanto giovamento.