Rieccomi con voi amici di Cherieswood .
Oggi voglio affrontare un tema che sta a cuore a tutti i genitori: come si può incoraggiare un bambino a muovere i primi passi?
Non ditemi che non vi siete mai posti la domanda, non ci credo.
Cercherò di darvi qualche dritta per essere d’aiuto al vostro ometto o alla vostra principessina quando servirà. Però voglio mettere da subito in chiaro una cosa. Incoraggiarli a camminare non significa sfinirli o cercare a tutti i costi di farli stare in piedi se ancora non è arrivato il momento.
Come abbiamo visto nell’articolo sul come aiutare il bambino a stare seduto, per ogni cosa c’è il giusto tempo. Sarà vostro figlio, e solo lui, a decidere quando sarà l’ora di muovere i primi passi. Voi sostenetelo, incoraggiatelo e abbiate la pazienza di rispettare i suoi tempi.
Primi passi del bambino: quando un bimbo comincia a camminare?
I primi passi di un bambino sono sempre una grande emozione per noi e una conquista importante per lui. Rappresentano uno dei grandi traguardi dell’infanzia, quello che gli permetterà di esplorare il mondo circostante e di acquistare autonomia dal punto di vista motorio.
Solitamente i bimbi cominciano a camminare intorno ai 12 mesi. Ma, visto che ogni bimbo è una storia a sé, ci sono quelli che potrebbero anticipare di qualche mese i primi passi e quelli che invece posticipano. Non preoccupatevi se il vostro bimbo fa parte del secondo gruppo. Sono tanti i fattori che influenzano lo sviluppo fisico di un bebè. Fare di tutta l’erba un fascio non serve a nulla.
Come capire quando un bambino è pronto a muovere i primi passi
I bimbi non iniziano a camminare dall’oggi al domani. I loro primi passi sono solo la fase finale di tutta una serie di processi mentali e fisici che devono portare avanti per arrivare al traguardo.
Possiamo in un certo senso dire che il bebè si prepara a camminare sin dai primi mesi. Da quando comincia a sgambettare o a tirare su la sua testolina mentre fa il tummy time. È infatti da allora che comincia a sviluppare la muscolatura che lo porterà, lentamente, a sollevarsi sulle braccia, a rotolare, strisciare, gattonare, sedersi e finalmente raggiungere la posizione eretta.
È difficile prevedere quando esattamente riuscirà a mettere un piedino dopo l’altro. Tuttavia, ci sono dei segnali che ci fanno capire che sta per succedere.
Non fate troppo affidamento sul gattonamento. È vero che, nella maggior parte dei casi, precede il camminare, ma è anche vero che alcuni bambini prima camminano e poi gattonano.
Invece prestate molta attenzione al momento in cui comincerà a reggersi in piedi. Inizierà a farlo affidandosi al sostegno di un mobile o tenendosi alle mani di mamma o papà. Successivamente imparerà a stare in equilibrio anche senza nessun appoggio, pur se per brevi istanti. Poi proverà a spostare il peso da un piedino all’altro. Potrà capitare che cada nel farlo, ma niente paura. Si rialzerà, ancora più determinato a conquistare la sua autonomia e i suoi primi passi.
Primi passi: come incoraggiare il bambino nella maniera corretta
Appena troverà naturale farlo il bambino comincerà a muovere i suoi primi passetti. Lo farà prima ancora che con i piedi con i suoi occhietti, desiderando a tutti i costi arrivare all’oggetto o alla persona di suo interesse.
Noi genitori possiamo essergli di grande sostegno in questo periodo favorendo i suoi sforzi. Come? Vediamolo insieme affidandoci, come sempre, ai consigli di Maria Montessori. Come ormai sapete noi di Cherieswood siamo affascinati dal metodo Montessoriano, al punto da seguire i suoi principi anche per costruire tutti i nostri giocattoli. Se volete dare loro un’occhiata non vi resta che visitare il nostro sito 😉.
Allestire il giusto ambiente per i primi passi del nostro bimbo
Per stimolare il bimbo a camminare è necessario fargli fare i suoi primi passettini in un ambiente sicuro. Deve essere ben illuminato e privo di ostacoli. I mobili che lo arricchiscono devono essere ben stabili, non si deve correre il rischio che cadano addosso al bimbo. Se non lo sono cercate di renderli tali fissandoli al muro con dei tasselli se è possibile, e coprite gli eventuali loro spigoli con gomma piuma.
Bloccate cassetti o sportelli se il bimbo non deve accedere al loro contenuto. Eliminate tutto ciò che può essere pericoloso dalla sua vista. Oggetti taglienti, troppo pesanti o fragili dovrebbero sparire, così come i detersivi o tutte le sostanze tossiche che potrebbe ingerire.
E attenzione alle prese e ai cavi degli apparecchi elettrici. Per rendere sicure le prime utilizzate le placche apposite che trovate in vendita in tutti gli store per l’infanzia. Per quanto riguarda i cavi, invece, cercate di eliminare tutti quelli svolazzanti o cercate di nasconderli agli occhietti del bambino.
Fornire i materiali adatti per stimolare i primi passi del bambino
Ai bambini viene naturale, una volta che i loro muscoletti sono pronti, alzarsi in piedi e camminare. Tuttavia, ci sono alcuni bebè che se la prendono con comodo, non hanno poi tanta fretta di farlo. Questi bimbi un po’ più pigri hanno bisogno di essere stimolati e incentivati per reggersi sulle proprie gambette.
E cosa c’è di meglio per spingerli a muoversi del mettere in bella vista uno dei giochini che tanto amano? La palestrina, per esempio, o il pannello sensoriale. Sistemateli in maniera che per arrivare a giocarci debbano per forza mettere in moto il loro corpo, magari anche camminando 😉.
Per aiutare il bambino a camminare sì ai supporti graduali, no al girello
Mobili bassi, divani o letti sono perfetti come sostegni per aiutare i bambini a compiere i loro primi passi. Ma sarebbe ancora meglio, secondo Maria Montessori, fornire loro dei supporti graduali che li aiutino a spostarsi. E sapete quali sono i migliori in assoluto? Le mani di mamma e papà.
Tendetele al vostro piccolino in modo che possano aiutarlo a mantenere l’equilibrio. Oltretutto avervi di fronte sorridenti mentre lavora sul proprio corpo per lui sarà di grande incoraggiamento.
Non servitevi mai di girelli o di carrelli primi passi per aiutare il suo camminare. Per quanto riguarda i primi tutti i pediatri ne sconsigliano l’uso, in quanto ritardano lo sviluppo psicomotorio dei bebè.
Per quanto riguarda i carrelli primi passi, invece, il dibattito è acceso. Per chi non sapesse di cosa parlo chiarisco che si tratta di quei giocattoli su ruote dotati di un sostegno al quale il bambino si aggrappa per camminare. Gli specialisti della prima infanzia sono molto indecisi sulla loro utilità. È vero che aiutano i piccolini a compiere i loro primi passetti in avanti, ma favoriscono anche una camminata corretta?
Imparare a cadere per riuscire a muovere i primi passi
Se volete incoraggiare vostro figlio a camminare mostratevi entusiasti ogni volta che compie un piccolo progresso e non preoccupatevi per ogni capitombolo. Il cadere fa parte del pacchetto per imparare a camminare, non bisogna evitare che accada. Piuttosto incoraggiate il bambino ad alzarsi quando succede senza tuttavia forzarlo.
Le cadute sono necessarie per aiutare il piccolino a sviluppare il proprio equilibrio e la coordinazione. Ad avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dello spazio che lo circonda. E per imparare a reagire alle situazioni impreviste. Cadere lo aiuta a regolare i propri movimenti e la propria forza.
Rialzarsi è invece importante per acquisire fiducia in sé stesso. Ogni volta che un bimbo si rimette in piedi dopo una caduta sta imparando ad affrontare una nuova sfida, e a superare gli ostacoli che questa le mette davanti.
Le migliori scarpette per i primi passi di un bambino
Quali sono le scarpette più adatte per un bimbo che muove i suoi primi passi? Dove si possono comprare?
Molti genitori si preoccupano subito di cosa mettere ai piedi dei loro bimbi quando cominciano a camminare. Ed è un problema inutile perché le migliori scarpe per un bimbo che ancora deve imparare a reggersi bene sulle proprie gambette sono i suoi piedini.
Per favorire i primi passi del vostro bambino lasciatelo scalzo. Al massimo, se fa freddo, utilizzate dei calzini antiscivolo. Il contatto diretto dei piedi con la superficie su cui cammina gli permetterà di avere una maggiore sensibilità tattile, favorirà l’equilibrio e la coordinazione.
E quando impara a camminare…
Quando il bambino comincia a camminare non stategli col fiato sul collo. Evitate di controllare ogni secondo come mette le gambe o appoggia i piedini.
Sicuramente il suo modo di muovere i primi passi sarà diverso dal vostro, non metteteli a confronto. Ci vorranno anni per correggere quelli che voi vedete come difetti e acquisire la camminata tipica degli adulti. Sarà la crescita a risolvere la maggior parte dei problemi di deambulazione che vengono riscontrati nei bambini.
Quando muove i suoi primi passi osservatelo e basta, senza farvi prendere dal panico. Se proprio non ce la fate a stare tranquilli parlatene col pediatra. Vedrà lui se sarà o no il caso di far visitare il vostro bimbo da un ortopedico.
Un passo dopo l’altro per crescere
Un passo dopo l’altro vostro figlio conquisterà il mondo.
Reggersi sulle gambe e camminare sarà solo una delle tante conquiste che lo porteranno a diventare un adulto autonomo e indipendente.
Voi sorvegliatelo sempre, man mano che cresce, ma non interferite con le sue scelte se non ve lo chiede. Piuttosto fategli capire che la vostra mano sarà sempre tesa per lui. Vedrete che, a qualunque età, ad essa si aggrapperà quando avrà bisogno di un consiglio o di conforto.
Sonia