I nostri figli sono quanto di più prezioso abbiamo al mondo. Per loro saremmo disposti a fare anche l’impossibile.
Li vorremmo vedere sempre felici e sorridenti ma sappiamo benissimo che così non può essere. Anche loro dovranno affrontare momenti no durante il corso della vita. Chiuderli in un guscio pieno di bambagia non li aiuterà sicuramente a superarli nel modo migliore.
Quindi dobbiamo stare fermi a guardarli mentre soffrono? Beh, molte volte non potremmo farne a meno, ma se è vero che non possiamo risparmiare loro le sofferenze è anche vero che possiamo aiutarli a gestirle insegnandogli a sviluppare la cosiddetta resilienza.
E allora vediamo come favorire la resilienza nei bambini e l’importanza del farlo…dopo aver compreso il significato preciso della parola.
A proposito di resilienza e bambini
Nonostante la parola resilienza non sia entrata da poco nel vocabolario italiano è solo in tempi relativamente frequenti che gode di una rinnovata visibilità.
In passato veniva utilizzata col solo significato di rimbalzare o tornare indietro. Nell’ultimo secolo, invece, l’accezione di questo termine è stata rielaborata e adattata alle esigenze dell’uomo moderno, assumendo diverse sfumature. In generale oggi, quando si parla di resilienza, si indica la capacità di adattamento di piante, animali ed esseri umani. Per dirla con parole più semplici, la resilienza è la capacità di sopravvivere o cadere senza farsi male.
Chi più chi meno, tutti la possediamo, ma è necessario svilupparla sin da piccoli per poterla utilizzare al meglio all’occorrenza. È compito di noi genitori aiutare i nostri figli a farlo, se vogliamo che resistano alle avversità della vita. Le persone resilienti, infatti, sono quelle che, attingendo alla propria forza interiore superano le crisi senza farsi abbattere.
Perché è importante favorire la resilienza nei bambini
Come gli adulti anche i bambini sono spesso sottoposti ad alti livelli di stress. A volte il carico che portano sulle loro piccole spalle è talmente pesante da impedirgli di respirare. Per questo coltivare la resilienza diventa fondamentale per loro. È una capacità preziosissima che li aiuta a superare gli ostacoli che si parano loro davanti. Grazie ad essa riescono ad adattarsi alle difficoltà della vita conservando innato il proprio ottimismo.
Il bambino resiliente è quello che non si fa giostrare dalle situazioni. È quello che si adatta ai cambiamenti, che sa riprendersi dopo delusioni di ogni genere e che sa rielaborare la sofferenza.
Un bimbo resiliente crede in sé stesso e nelle proprie capacità. Si fida delle sue sensazioni, ascolta le sue emozioni senza farsi trascinare da esse alla deriva. È in grado di instaurare buoni rapporti con persone di ogni età e non ha paura a chiedere aiuto se occorre.
Crescere un bimbo resiliente significa, quindi, offrirgli un futuro più luminoso. Non privo di cadute, ma con tutti gli strumenti necessari per rialzare la testa in tempi relativamente brevi
Aumentare la resilienza nei bambini: cosa possono fare i genitori
I genitori devono assumersi il compito di aiutare i propri figli a sviluppare e aumentare la loro resilienza. Per farlo basterà mettere in atto semplici strategie, tenendo conto anche del carattere del proprio bambino. Quali sono?
Fornire un ambiente di sostegno e legami sicuri
La prima cosa da fare per aiutare i nostri figli a sviluppare la resilienza è fornire loro un ambiente sicuro e importanti figure di riferimento. Sapere che ogni volta che occorre avranno il sostegno e l’amore di chi gli sta accanto, per loro è molto importante e rilassante dal punto di vista emotivo. Che siano familiari o amici non importa: basta che il bimbo si fidi di loro.
Queste figure possono rappresentare anche importanti modelli di resilienza per il bambino. Parlando con il piccolino delle proprie esperienze possono fargli capire che a tutti capitano momenti no. Che non deve avere paura quando si trova in difficoltà. E che se ha bisogno di aiuto non dovrà fare altro che chiederlo: chi gli vuole bene aspetta solo un suo cenno per tendergli la mano.
Ascoltare e capire
Una delle cose più semplici da fare per favorire la resilienza nei bambini è parlare con loro e ascoltarli.
Cercate di intessere un dialogo costruttivo con i vostri figli. Ascoltate ciò che hanno da dire senza giudicarli o rimproverarli. Solo dopo che si sono espressi provate a farli ragionare, se vi sembra sia necessario, ma non andategli mai addosso. Solo sapendo che non siete contro di loro a priori riusciranno ad esternare le proprie emozioni. Offritegli il vostro supporto emotivo, siate empatici: sentirsi capiti sarà fondamentale per concedervi la loro fiducia.
E inoltre fategli capire che non esiste un’emozione buona e una cattiva. Rabbia, tristezza, paura, nessuna emozione, per quanto sia scomoda, è da condannare. Tutte possono essere gestite, non rinnegandole ma controllando le azioni che suggeriscono di intraprendere. Per esempio, non è sbagliata la rabbia, ma lo è lanciare oggetti in aria quando la si prova perché si corre il rischio di fare male a qualcuno.
Gestire lo stress e le emozioni per favorire la resilienza nei bambini
La gestione dello stress è fondamentale nei momenti di maggiore difficoltà. È buona norma insegnare ai nostri piccolini a farlo sin dai primi anni di vita. Certo, non è semplice. Non si può pretendere di riuscire a controllarlo dall’oggi al domani.
Tuttavia si possono suggerire ai bimbi piccoli escamotage per sentirsi meglio quando stanno per scoppiare.
Per aiutarli a scaricare le tensioni e liberare le loro menti super-attive potrebbe essere utile fargli praticare dello sport. Oppure fategli sperimentare il potere rilassante del silenzio, magari portandoli in un bel bosco per ascoltare la voce della natura. Un’altra cosa che potrete fare con loro o per loro è costruire un barattolo della calma: è molto utile per mettere un freno al chiacchiericcio della mente.
Favorire l’indipendenza
Il bambino indipendente e sicuro di sé non si sentirà perso davanti ai piccoli problemi della quotidianità. È importante, quindi, per favorire la resilienza, promuovere l’indipendenza dei nostri figli. Permettiamogli quindi di decidere come risolvere determinate situazioni, non facciamolo al loro posto.
Insegniamogli anche che i problemi possono essere affrontati procedendo per piccoli passi, che non bisogna aver fretta di arrivare al dunque. È importante che capiscano che il fare deve essere preceduto, o comunque sostenuto, dal pensare.
Mentre scrivevo questa ultima frase mi è venuta in mente la dolcezza e la pazienza di mio nonno. Mi ricordo che, ogni volta che mi vedeva in difficoltà per qualcosa, mi faceva sedere e parlare. Io ero molto impaziente da piccola, volevo che ogni cosa si risolvesse in poco tempo. Odiavo quando mia madre mi dava da fare compiti lunghi e ripetitivi, come quello di sbucciare i piselli, per esempio. Trovarmi davanti buste piene di baccelli verdi tutti da sgranare mi faceva venire l’orticaria, metaforicamente parlando. Le guardavo piangendo e nervosa, come se soltanto con lo sguardo potessi farle sparire. Ma quelli restavano li. Sembrerà una stupidata, ma per me rappresentavano una montagna insormontabile 😊.
Ed ecco che arrivava lui, col suo bellissimo sorriso. Si sedeva vicino a me, mi asciugava le lacrime e mi chiedeva di raccontargli perché quei piselli mi facevano piangere.
“E perché guardi tutto quello che ti manca da fare?” mi diceva. “Invece di piangere e perdere tempo, sbucciane uno così te ne rimangono di meno. Se invece li guardi e basta quelli continuano a stare lì e tu qui seduta”.
E aveva ragione lui. A volte basta così poco per far capire le cose ai bambini, è sufficiente presentargliele da un altro punto di vista. E, a proposito, i piselli odio sbucciarli pure oggi 😉.
Bambini e resilienza: qualche consiglio pratico
E vediamo ora qualche consiglio pratico da mettere in atto per favorire la resilienza nei bambini.
L’importanza dello sperimentare
Incoraggiare i bambini a sperimentare cose nuove è importante per favorire la resilienza. Sperimentando imparano a sviluppare la flessibilità mentale, ad adattarsi a nuove situazioni, a conoscere e superare i propri limiti. E non solo. Dandogli degli incarichi state dicendo che vi fidate di loro e delle loro capacità.
Logicamente siate lungimiranti. Selezionate piccoli compiti che possano portare avanti con successo, non dategli da fare qualcosa di non adeguato alla loro età. Riuscire a portarli a termine li renderà orgogliosi, ma anche il non riuscire sarà molto importante. Sperimentare l’errore è fondamentale per correggere il tiro. D’altronde se secondo il metodo Montessori l’errore è importantissimo per lo sviluppo del bambino un motivo ci sarà.
Praticare uno sport e a socializzare
Come abbiamo già detto, l’attività fisica è importante per gestire al meglio lo stress, ma non solo. Praticare uno sport può spingere i bambini a mettersi in gioco. Insegna loro la perseveranza, la disciplina e il saper accettare le sconfitte. Fa capire che prima ancora del vincere ha importanza il partecipare.
Gli sport poi, soprattutto quelli di squadra, favoriscono i legami e insegnano a socializzare e ad aver fiducia negli altri. E avere amici per i bambini è fondamentale. Rappresentano un tesoro prezioso che arricchirà ogni giorno della loro vita.
Non essere iperprotettivi
A volte il bisogno che abbiamo di proteggere i nostri piccolini deve essere messo da parte. Risolvendo per loro i problemi non li aiutiamo a crescere, anzi, esattamente il contrario. Non bisogna spianare loro la strada, devono capire che possono trovare buche o avvallamenti lungo il percorso.
Potrebbe capitare, soprattutto se siamo abituati a stargli col fiato sulle spalle, che in alcune circostanze si trovino in difficoltà. Anche in questo caso non dobbiamo cedere, ma stargli accanto senza interferire col loro operato. Capiranno che non li abbiamo abbandonati a sé stessi se festeggeremo con loro ogni piccolo progresso o li incoraggeremo col sorriso ogni volta che vengono fermati da qualche ostacolo.
Per favorire la resilienza insegnate la gratitudine
E, infine, il modo migliore per favorire la resilienza è insegnare ai vostri figli a sorridere. Insegnategli l’importanza della gratitudine, a vedere sempre il lato bello della vita e a ringraziare per tutto ciò che abbiamo.
Il modo migliore per farlo è dare loro il buon esempio. Magari trasformatevi nella Pollyanna della situazione e ogni giorno trovate la ragione della vostra felicità. Può essere mangiare un gelato, andare a fare una passeggiata, cantare una canzone. Presto anche i vostri bambini faranno lo stesso, imparando ad essere felici senza nessuno sforzo.
E visto che i consigli è bene darli ma anche metterli in pratica io oggi voglio ringraziare tutti voi che leggete il nostro blog. E ne approfitto anche per ribadire che noi di Cherieswood siamo qui per aiutarvi a chiarire qualunque dubbio o a darvi dei consigli sullo splendido mondo dei bambini. Scriveteci, scriveteci e …scriveteci! Attendiamo le vostre mail 😉!
Sonia