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Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Peter Pan, Cenerentola, ecc. Scommetto che anche voi, amici di Cherieswood, siete cresciuti con queste fiabe. Sono le favole classiche, quelle che, in un modo o nell’altro, entrano nell’immaginario dei più piccoli.

Raccontate da nonni, genitori, o rivisitare da Walt Disney, diventano parte del bagaglio culturale dei nostri figli fin dai primissimi anni di vita.

Ma vi siete mai chiesti qual è l’importanza delle favole per bambini? Cosa riescono a trasmettere con i loro C’era una volta?

Per capirlo vediamo insieme alcune delle fiabe che hanno fatto la storia della letteratura per l’infanzia. Tralasceremo i racconti per bambini scritti da autori contemporanei, non perché non abbiano nulla da insegnare, tutt’altro. Semplicemente, visto la vastità dell’argomento, preferisco parlarne in un articolo appositamente dedicato ad essi.

Perché è importante leggere per i bambini?

Non mi dilungherò molto a parlare dell’importanza della lettura per i bambini.

Mi limiterò a dire che leggere per i nostri figli significa aiutarli a sviluppare le proprie abilità cognitive e il linguaggio. La lettura permette loro di esplorare e capire le emozioni, di sviluppare l’empatia. Sprona la loro mente in divenire a far emergere creatività e immaginazione, gli insegna a muoversi con più disinvoltura nella quotidianità.

E, soprattutto, un bel libro rappresenta una preziosa occasione per regalare ai nostri bambini attimi di relax e coccole d’amore. Non negategliele, perché rimarranno impresse nei loro ricordi per tutta la vita.

Quando nascono le favole?

Vi siete mai chiesti quanti anni possono avere le favole classiche che leggiamo ai nostri bimbi?

Quelle di Esopo risalgono al VII/VI secolo a.C., Fedro scrisse le sue nel I secolo d.C. La stessa Cenerentola, ancora oggi tanto amata dai bimbi, ha quasi 1000 anni… e neanche una ruga 😉. Pensate che la bella storia d’amore che la vede protagonista è entrata nelle case dei bambini di tutto il mondo. Ne sono state scritte ben 700 versioni, che hanno fatto sognare grandi e piccoli, dall’Egitto al Giappone.

No, non avete letto male, ho scritto proprio grandi e piccoli perché, diciamoci la verità, leggere le favole fa bene pure a noi, non solo ai nostri figli. D’altronde, inizialmente non erano state scritte per i più piccini.

Quando i cantastorie arrivavano nei villaggi, intrattenevano tutti, al di là dell’età. Le leggende e le fiabe che tramandavano oralmente permettevano alle persone di esplorare con la fantasia Paesi lontani e sconosciuti. E non solo! Ricalcavano in maniera divertente e interessante la storia dell’essere umano. Nelle loro parole erano, infatti, ben custoditi pensieri, usi e costumi e tradizioni di chi ci ha preceduto. Per questo possiamo affermare che le favole costituiscono una sorta di ponte tra passato e moderno, che permette all’uomo di non fa scordare da dove è venuto e di capire dove sta andando.

L’importanza delle favole per bambini

Favole per bambini

Quando si leggono delle favole ai nostri figli non si stanno solo raccontando una serie di avvenimenti concatenati.

I personaggi che si alternano nelle vicende, le azioni che compiono, possono insegnare molto più di quanto si pensi. Incuriosendo e divertendo i nostri figli fanno capire loro la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Insegnano che le cose bisogna conquistarle con determinazione e coraggio, che non sempre è facile farlo. Mettono in evidenza l’importanza del ragionare, dell’ammettere i propri errori e del non farsi costantemente influenzare dal giudizio degli altri. E ricordano ai più piccini l’importanza e la forza dei sogni, della speranza e del credere in sé stessi.

Le favole sono, quindi, delle vere e proprie maestre di vita, che accompagnano nella crescita i bambini e spesso danno voce ai loro dubbi, anche inespressi, portando un po’ di luce.

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Alcune favole per aiutare i bambini a crescere

Siete pronti a tornare un po’ piccini insieme a me. Tuffiamoci in alcune delle più famose favole per bambini. Scopriremo cosa hanno da insegnare ai nostri figli…ma anche a noi.

Logicamente ne prenderò in considerazione solo alcune, non necessariamente quelle che ritengo più belle.

Ho cercato di mettere in evidenza quelle che possono venire incontro ai “perché” più comuni dei bambini. Potranno esservi utili per aiutarli ad attraversare le diverse fasi della loro crescita, senza sottoporli ad eccessive pressioni e/o raccomandazioni.

Favole per bambini: Il brutto anatroccolo

Favole per bambini

La fiaba del brutto anatroccolo, scritta da Andersen, è quella che per prima ho letto a mia figlia. Le ho messo il libriccino nella culla appena nata: oggi solo al pensiero dei problemi che avrebbe potuto causare un gesto così sconsiderato mi vengono i capelli bianchi. Oltre al doudou nella culla di un neonato non dovrebbe starci nulla.

Mi è sempre piaciuta questa favola all’apparenza molto semplice. È ricchissima di significati e di spunti di riflessione. Aiuta i bambini ad avere fiducia in sé stessi, a non avere una visione negativa di sé solo perché non si piace agli altri. Inoltre, insegna a non perdere mai la speranza, ad avere il coraggio di andare avanti, anche in mezzo alle difficoltà.

Il povero anatroccolo deve affrontare tante dure prove prima di diventare un bellissimo cigno. Tutti lo deridono, si prendono gioco di lui soffermandosi solamente sul suo aspetto. Ma quel buffo batuffolino grigio, sicuramente meno appariscente rispetto ai pulcini dorati, avrà la sua rivincita trasformandosi in uno degli uccelli più eleganti al mondo.

È la fiaba perfetta da leggere al bimbo che viene preso in giro perché un po’ rotondetto. O perché, magari, ha la pelle più scura, o gli occhi a mandorla o qualunque altra caratteristica fisica che lo distingue dalla massa. Può aiutare i piccolini più insicuri a costruire il loro domani, in attesa del momento di vedere le loro piume arruffate trasformarsi in candide ali bianche.

Favole per bambini: La lepre e la tartaruga

Favole per bambini

Ai bambini che non sanno cosa sia la pazienza, a quelli che si scoraggiano facilmente davanti alle difficoltà e anche a quelli troppo pieni di sé la storia della lepre e della tartaruga può insegnare tanto.

Tra le favole scritte da Esopo è forse quella che più è stata ripresa dagli scrittori di tutte le epoche e dotata di finali alternativi. Nella storia originale alla lepre costa caro sottovalutare la tartaruga. Perde la gara e il suo orgoglio ne risente. Nella versione da me preferita, invece, nella foresta, alla fine della gara, scoppia un grosso incendio. La lepre e la tartaruga collaborano per spegnerlo e così facendo salvano tutti gli animali.

La tartarughina è il simbolo della perseveranza, della fiducia in sé stessi. Insegna a non perdersi d’animo di fronte alle difficoltà, ad affrontarle a testa alta anche quando sembrano impossibili da superare. Può aiutare il bambino che, per esempio, a scuola si trova in difficoltà quando viene fissata una verifica. Quello che si sente svantaggiato rispetto ai suoi compagnetti, perché meno veloce nelle a corsa, o meno forte. E soprattutto insegna a non sottovalutare nessuno, perché anche i meno dotati, con grinta e determinazione possono tagliare tanti traguardi.

Favole per bambini: I musicanti di Brema

Favole per bambini

Se vostro figlio non capisce l’importanza del lavoro di squadra perché non gli leggete la storia dei musicanti di Brema? È una delle tante fiabe rielaborate dai fratelli Grimm, che insegna anche a rispettare gli animali e le diversità.

I protagonisti sono 4 animali: un asino, un cane, un gatto e un gallo. Ormai troppo vecchi per lavorare, vengono maltrattati dai loro padroni e scappano di casa. Si incontrano per caso, e decidono di recarsi insieme a Brema per diventare musicisti. Arriva la notte e i 4 compari, stanchi e affamati, scorgono una casetta nel bosco. Al suo interno alcuni briganti stanno festeggiando le loro malefatte intorno ad una tavola imbandita con ogni ben di Dio.

I 4 amici, con l’acquolina in bocca, decidono di escogitare un piano per poter placare il loro stomaco. Si posizionano vicino alla finestra. Il cane si mette sopra la schiena dell’asino, il gatto sopra il cane e il gallo sopra il gatto. Appena l’asino dà il via cominciano a fare uno schiamazzo infernale. Gli uomini all’interno della casa, spaventati, si riversano fuori, e gli animali, protetti dall’oscurità, cominciano a suonargliene di santa ragione. I briganti scappano e i 4 compari possono saziarsi a volontà con tutte le prelibatezze lasciate in tavola.

È una storia che mi ha sempre fatto sorridere. La leggevo spesso a mia figlia che si è sempre sentita diversa rispetto ai suoi amichetti. Volevo che capisse che tutti abbiamo punti di forza e debolezze, ma questo non vuol dire che non possiamo relazionarci con gli altri. Diversità significa arricchimento, non discriminazione: insegnatelo ai vostri figli. È importante che ne siano consapevoli, non solo per essere accolti ma anche per accogliere chiunque si trovi in difficoltà.

Favole per bambini: Cappuccetto Rosso

Favole per bambini

Una delle favole che più è stata rimaneggiata in assoluto è quella di Cappuccetto Rosso. Pare, addirittura, ne esista una versione interamente scritta in latino.

Non prenderò in considerazione tutti i significati che vengono attribuiti a questa fiaba. Molti dei messaggi che trasmette sono rivolti ad un pubblico adulto. Invece voglio concentrarmi su ciò che insegna ai bambini, perché su questo verte il mio articolo di oggi.

Il primo insegnamento che i bambini traggono da questa fiaba è che bisogna sempre ascoltare quello che dicono i genitori. Cappuccetto Rosso non lo fa ed ecco che incontra il lupo cattivo. E qui arriva il secondo messaggio che la fiaba vuole trasmettere ai più piccini: mai fidarsi degli sconosciuti anche se si dimostrano gentili con noi.

Devo ammettere che quella di Cappuccetto Rosso non è la mia fiaba preferita. Mi spaventa un po’ il concetto di associare i termini “pericolo” ed “estranei”. In tal modo si incute nei bambini un grosso senso di sfiducia verso gli altri e il terrore del mondo che li circonda.

Forse è una favola da raccontare ai bambini un po’ più grandicelli. Allora si potrà spiegare loro che bisogna sì stare attenti agli sconosciuti e magari non dare troppa confidenza, ma non per questo pensare subito male di tutti senza motivi validi. La prudenza va bene, ma non deve trasformarsi in paura. Voi cosa ne pensate?

Le favole per bambini: un aiuto prezioso per crescere

Cenerentola invita a sognare, a sperare, e che la gentilezza e la bontà d’animo ricompensano sempre. La bella e la bestia ci dicono che è il cuore delle persone che bisogna guardare per trovare la vera bellezza. La cicala e la formica fanno capire quanto sia importante il darsi da fare per superare le difficoltà. Al lupo al lupo può essere utile per i bambini che tendono a dire troppe bugie.

Ogni favola ha la sua morale e può essere adattata alle situazioni con piccole modifiche😉. Tenete conto dei gusti e del carattere del vostro bimbo quando decidete quale raccontargli.

Ma esiste un libro che, a parer mio, non dovrebbe mai mancare nella biblioteca di famiglia. Si tratta del capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe. Anche se molto più recente rispetto alle favole classiche, è una vera e propria eccellenza della letteratura per ragazzi di tutte le età.

Leggetelo ai vostri figli, insegnategli a trovare la loro rosa da proteggere, o la volpe da addomesticare. Ad amare la natura in tutte le sue forme e manifestazioni. E, soprattutto, insieme a loro, imparate ad apprezzare le cose più semplici e importanti della vita. D’altronde, come dice il piccolo principe:

L’essenziale è invisibile agli occhi….non si vede bene che con il cuore!

Sonia

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