È arrivato anche novembre, ma le temperature non accennano a scendere. Ancora è possibile trascorrere lunghe ore all’aperto, senza porsi il problema del freddo o della pioggia. Le spiagge, almeno qui da noi, sono piene di gente e i bambini giocano felici sulla sabbia. Loro almeno possono godere, senza porsi problemi, di questa estate prolungata che non vuole lasciare il passo all’autunno.
Vederli scorrazzare così spensierati mette il buonumore, ma fa anche capire quanto sia importante per loro stare all’aria aperta. Quando stanno in mezzo alla natura sembra che rinascano, che acquistino energia e vitalità. Viene difficile pensare che siano gli stessi bimbi che in casa sono imbambolati davanti ad uno schermo.
Maria Montessori era consapevole degli effetti benefici che l’ambiente naturale esercita sui bambini. Non a caso nel metodo educativo Montessori la natura assume un ruolo di primo piano che rimarca nei suoi scritti. E vediamo allora cosa ci insegna a proposito. Cerchiamo di capire i benefici che i nostri figli possono trarre dall’interazione con la natura, ma anche quali sono i danni che l’andare contro natura arreca loro.
Quando si costringe i bambini ad andare contro natura…
La maggior parte dei bambini oggi, passa tanto tempo al chiuso. Le città e i troppi impegni che sia genitori che figli rincorrono continuamente non offrono molte alternative.
Le giornate dei più piccoli vengono scandite dalla scuola, dalle attività extrascolastiche e dall’appuntamento con divano, tv, tablet e smartphone. Vivono circondati da cuscini, schermi e scrivanie ai quali si adattano perché non possono fare altrimenti.
Ma, come fa presente il grande Roberto Piumini in una delle sue filastrocche, i bimbi non sono fiori da mettere in un vaso, ma da far crescere nei prati. Stare sempre rinchiusi tra 4 pareti porta loro tanti problemi sia dal punto di vista fisico che mentale.
Sovrappeso, depressione, malattie cardiache e disturbi dell’attenzione sono solo alcuni di questi. I bambini hanno bisogno di muoversi e di respirare la natura per vivere e crescere nel modo migliore possibile. Spetta a noi aiutarli a farlo.
L’importanza della natura nel metodo Montessori
Maria Montessori si era resa conto del grande danno provocato all’infanzia dal cosiddetto “uomo civilizzato” già un secolo fa. Se vedesse come vivono i bambini oggi si metterebbe le mani nei capelli.
Nei suoi scritti lamenta il fatto che ai bambini venga negato, se non in sporadiche occasioni, il contatto con alberi, piante o animali. Li vede imprigionati in una gabbia di artificialità che limita la loro visione di natura al fiorellino che sboccia nel vaso o al gatto, al cane, o al pesciolino rosso che si tiene in casa.
Per lei questo è impensabile e dannoso. Considera la natura una maestra di vita, la ritiene fondamentale per un sano sviluppo del bambino.
All’uomo moderno, che sembra aver dimenticato l’importanza del sentirsi un tutt’uno con essa, chiede un repentino cambio di rotta. I bambini devono essere liberati da queste catene che impediscono loro di vivere appieno gli spazi naturali. Devono riprendere a respirare e a sentire l’energia che la vita all’aria aperta regala. Ma per liberare loro dobbiamo cambiare anche noi. La sua frase:
“Noi dobbiamo ai bambini una riparazione più che una lezione. Dobbiamo guarire le ferite inconsce, le malattie spirituali, che già si trovano in questi piccoli graziosi figli dei prigionieri dell’ambiente artefatto”
mi ha sempre fatto riflettere.
Evidenzia il fatto che noi adulti siamo prigionieri di noi stessi e dell’ambiente che ci siamo costruiti intorno. Questa ansia di iperprotezione che ci caratterizza dobbiamo metterla da parte per il bene dei nostri figli. Permettergli di vivere in contatto con la natura come il loro istinto chiede, è necessario per garantirgli un domani migliore.
I benefici del “vivere la natura” secondo il metodo Montessori
Finora abbiamo parlato di quanto sia importante la natura per la filosofia Montessoriana, ma quali sono i reali benefici che porta al bambino il vivere a contatto con essa? Vediamoli nei dettagli.
Natura e esperienza sensoriale
Tatto, gusto, olfatto, vista e udito: tutti i sensi vengono stimolati quando si è in mezzo alla natura, e Maria Montessori ne era ben cosciente.
Immaginate di portare vostro figlio in un bosco. Avrà l’opportunità di toccare la corteccia degli alberi, ascoltare il cinguettare degli uccellini, annusare i fiori. Potrà osservare le diverse creaturine che lo popolano, assaggiare more, lamponi, castagne. A piedi nudi avvertirà il freddo dell’acqua di un ruscello, l’umidità dell’erba, la durezza della roccia.
Colori, rumori, profumi, sensazioni: sono tantissimi gli stimoli a cui potrà essere sottoposto. Ognuno di essi favorirà il suo sviluppo cognitivo e sensoriale, e gli permetterà di sviluppare una maggiore consapevolezza del mondo che lo circonda.
Salute e benessere che derivano dalla natura
La connessione con la natura ha un impatto positivo sulla salute dei bambini.
La carezza del sole permetterà loro di fare scorta di vitamina D, fondamentale per le ossa e il sistema immunitario. Correndo nei prati, arrampicandosi sugli alberi, saltando i fossati metteranno in movimento ogni muscolo del loro corpo. Questo li aiuterà a svilupparlo in maniera armoniosa e ad acquisire forza ed agilità.
La mancanza di pareti che delimitano i loro spazi e il loro bisogno di movimento li farà sentire liberi. L’esercizio fisico li aiuterà a scaricare lo stress. I suoni della natura, la sensazione di pace che sanno regalare riusciranno a liberare la loro mente e a calmarla. Stare in mezzo alla natura è, quindi, fondamentale per promuovere anche il benessere emotivo del bambino.
Apprendimento e meraviglia
La natura è un libro a cielo aperto. Osservandola i bambini avranno l’opportunità di apprendere stupendosi. Non c’è modo migliore per suscitare il loro interesse e la loro curiosità.
Trascorrendo molto tempo all’aria aperta bambini e ragazzi avranno l’opportunità di osservare e sentirsi parte del ciclo della vita. Impareranno a concentrarsi, a non avere fretta. In natura ogni cosa ha i suoi tempi, non si può avere tutto e subito.
Il trasformarsi di un bruco in farfalla, la nascita di un pulcino, il cadere delle foglie in autunno o il loro spuntare in primavera li riempirà di meraviglia. Avranno un’idea più chiara dell’alternarsi delle stagioni, degli equilibri esistenti tra le diverse specie viventi.
Impareranno a classificare piante e animali e, soprattutto, a rapportarsi con essi senza essere condizionati dalle paure che spesso noi genitori inculchiamo in loro.
Creatività e immaginazione
La natura potrebbe essere paragonata ad una tela senza bordi dove il pittore può dipingere servendosi di un’immensa tavolozza di colori. E i bambini sanno essere degli artisti meravigliosi quando hanno l’opportunità di impugnare il giusto pennello.
L’ambiente naturale può essere una grande fonte di ispirazione per la loro fantasia e la creatività. Può suggerire tante belle storie e dare ai bimbi l’opportunità di inscenarle servendosi dei materiali che mette a loro disposizione. Ed ecco che un mucchio di ramoscelli può diventare la capanna dove si nascondono dei pericolosi banditi. Nei castelli di sabbia possono vivere delle bellissime sirene che intrecciano i capelli con conchiglie magiche. E una semplice pietra può diventare un ciondolo in grado di realizzare tutti i desideri. I bambini sono degli esperti nel far galoppare la fantasia.
Rispetto per l’ambiente
Stando in mezzo a piante e animali i bambini impareranno ad amarli e rispettarli.
Non li vedranno più come creature da temere e tenere a distanza, ma si sentiranno fortemente connessi con loro. Capiranno che anche le piante soffrono quando viene loro staccato un ramo, che un fiore muore se viene colto. Si renderanno conto che proprio come gli esseri umani anche gli animali, a partire da quelli più insignificanti, possono provare paura o dolore. Che ad alcuni di loro piace essere coccolati o coccolare. Svilupperanno una forte empatia nei loro confronti che li porterà a proteggerli e a salvaguardare l’ambiente dove vivono.
Un bambino che si prende cura della natura, che difende le sue fragilità, diventerà un adulto responsabile che si batterà per la sopravvivenza del pianeta. E a noi servono tante persone così, oggi più che mai. Solo loro potranno cambiare al meglio questo mondo coperto dal manto dell’opportunismo e dell’indifferenza.
Come vivere la natura secondo il metodo Montessori
So che molti di voi, dopo aver letto il mio articolo, cominceranno a porsi delle domande…o almeno me lo auguro. A me, se non altro, verrebbe spontaneo pensare al modo per favorire questa connessione naturale tra bimbi e ambiente. I nostri impegni, purtroppo, non ci permettono di portare ogni giorno i nostri figli al parco. E tantomeno di organizzare frequentemente gite fuori porta. Quindi cosa ci suggerisce il metodo Montessori per risolvere il problema?
Semplice! Se il bimbo non può andare in mezzo alla natura allora portiamo la natura nelle nostre case. Anche se non regalerà loro le stesse sensazioni e opportunità che i grandi spazi aperti possono donare sarà sempre un modo per mantenerli in contatto con essa.
Nelle sue Case dei bambini Maria Montessori, per favorire questa interazione tra natura e bimbi ha voluto fossero allestiti degli spazi all’aperto. In essi i bambini possano entrare in contatto con piante e animali e prendersi cura di loro.
Se abbiamo un giardino o anche un terrazzo dove poter mettere alcuni vasi proviamo a prendere esempio dalla sua idea. Diamo ai nostri figli l’opportunità di piantare e far crescere dei fiori o delle erbe aromatiche. Di prendersi cura di un melo, di un pero, o di una pianticella di fragole per poi assaporarne i frutti succosi. Se abbiamo un gattino o un cagnolino insegniamo loro ad occuparsi di lui. Insomma, responsabilizziamoli nei confronti degli esseri viventi. Ma appena abbiamo un attimo di tempo facciamogli vivere una giornata fuori casa con tanti giochi e attività da fare all’aperto. Al mare, in montagna, in collina, non importa dove. Torneranno a casa pieni di energia e di voglia di vivere e questo, nonostante la stanchezza, farà felici pure noi.
Sonia