L’autunno è sempre stato il periodo dell’anno da me preferito. Mi dà l’idea di calore familiare ma anche di festa visto che è proprio in questa stagione che è nata mia figlia. Ormai i suoi compleanni li festeggia sempre fuori, con gli amici. Ma quando era piccola addobbavo tutta la casa e preparavo per lei delle feste che ancora ricorda.
Oggi ho notato che si tende ad evitare di organizzare feste in casa. Per festeggiare il compleanno di bimbi di tutte le età è di moda, almeno dalle mie parti, il cosiddetto “giro-pizza”. Non so cosa ne pensiate voi, ma a me mette tristezza vedere quei bimbi ingabbiati a tavola per ore. Diventano irrequieti, piangono e fanno i capricci, come è normale che sia. Sono piccoli non si può pretendere che si comportino come gli adulti.
Parlando di questi compleanni moderni con una delle mie colleghe del centro estivo, sono, però, venuta a conoscenza di un modo alternativo per festeggiarli. Mi ha detto che nelle Case dei bambini, quando uno dei piccoli ospiti compie gli anni, viene messo in atto un rituale molto carino. E io oggi voglio far conoscere anche a voi come organizzare un compleanno in piena filosofia Montessori. Magari ne rimarrete affascinati e lo metterete in pratica. I più piccolini ve ne saranno grati, fidatevi. Mi hanno confidato che odiano i compleanni in pizzeria 😉.
Significato del compleanno per Maria Montessori
Devo ammettere che dopo essermi addentrata un po’ più a fondo nel pensiero Montessoriano, mi sono resa conto di aver avuto per tanto tempo una visione limitata dei compleanni. Li ho sempre visti come un’occasione per festeggiare, in ogni modo possibile, la mia bambina. Volevo rendere per lei quel giorno bellissimo, per questo cominciavo a preparare tutto nei dettagli un mese prima. Creavo le decorazioni per la sua festa, mi inventavo i giochini da proporre. Cucinavo pizzette e piccole focacce dalle forme più bizzarre, che poi congelavo in occasione della ricorrenza. E pensavo sempre a torte particolari, che potessero stupirla.
Ma ora ho capito che tutto questo era superfluo, e che non valorizzava come avrei voluto la mia piccola peste. Esistono dei modi più semplici per rendere questo giorno non solo unico, ma anche carico di significato. E chi poteva insegnarceli se non la grande Maria Montessori?
Secondo Maria Montessori i compleanni devono essere l’occasione per mettere in evidenza e onorare l‘unicità di ogni bambino. Rappresentano dei momenti speciali per incoraggiare l’autostima del festeggiato, per favorire la socializzazione e il rispetto.
Sono, inoltre, occasioni importanti per dare concretezza al concetto di scorrere del tempo, e di crescita. Per inculcare nei bimbi il senso di appartenenza al mondo collegando il loro percorso di vita ai ritmi del cosmo. Sono quindi un’occasione di divertimento, di presa di coscienza di sé e di apprendimento.
Il festeggiato deve essere il protagonista assoluto di questo giorno speciale. È a lui che spetterà il compito di compiere il rito simbolico che caratterizza i compleanni in stile Montessori. Non spaventatevi per la parola rito. La semplicità di tale rituale è tale da permettere a tutti di riproporlo in casa. Servono solamente un po’ di pazienza e voglia di fare.
Il rito del compleanno in stile Montessori
E allora vediamo come si svolge il rituale del compleanno in stile Montessori. Partiamo dall’elencare i materiali che servono per metterlo in atto, così capirete che è alla portata di tutti.
Materiali
Servono:
- una candela
- un sole senza raggi in cartoncino
- 12 strisce di cartoncino, su ognuna delle quali deve essere riportato un mese dell’anno
- Tante foto del festeggiato. Ogni foto deve rappresentare uno dei piccoli traguardi della sua vita
- Un piccolo mappamondo
Svolgimento del rito del compleanno
Creiamo spazio nella stanza e posizioniamo il sole con sopra la candela. Intorno ad essi poniamo, in senso orario, i raggi in cartoncino con scritti i mesi.
Facciamo sedere gli invitati intorno a questo sole fittizio, e il festeggiato in prossimità del suo mese di nascita.
Per iniziare il rito accendiamo la candela che simboleggia la vita. Diamo in mano al bimbo un mappamondo e facciamolo alzare in piedi. Accanto al raggio del suo mese di nascita poniamo la prima foto che gli è stata scattata, e cominciamo a raccontare. Cosa raccontiamo? Logicamente la vita del nostro bambino facendogliela ripercorrere passo per passo con i suoi piedini. Possiamo esordire con una frase del tipo:
“Il 10 febbraio 2018 è nato Giorgio”.
Man mano che il bimbo avanza, raccontiamo e mostriamo le foto che corrispondono ai traguardi che ha raggiunto. Per esempio, possiamo inserire in prossimità del raggio corrispondente al mese in cui ha cominciato a gattonare una foto del bimbo a 4 zampe. Possiamo metterne un’altra che lo rappresenta con la forchetta in mano in corrispondenza del mese in cui ha imparato ad usarla. E così via.
Ogni volta che il bimbo fa un giro completo si dovrà rimarcare quanti anni sono passati dalla sua nascita. I giri dovranno essere tanti quanti sono gli anni del bambino. Alla fine si farà un bellissimo applauso e si canterà la canzone Tanti auguri a te.
Come raccontare la storia
La vita del bimbo deve essere raccontata con parole semplici, che sia lui che i bimbi presenti possano capire facilmente. Non limitatevi ad elencare i fatti. Inserite nel vostro racconto ricordi ed emozioni, che facciano capire al festeggiato quanto lui sia importante per voi e per tutte le persone che lo amano.
In occasione del suo primo giorno di scuola, per esempio, potranno essere menzionati anche i suoi compagnetti. Inserite delle foto che li ritrae tutti insieme e accompagnatele da frasi del tipo:
“Oggi Giorgio ha conosciuto Elisa, Marco e Sofia”.
Così anche gli altri bambini si sentiranno coinvolti e protagonisti di una storia che li unisce tutti.
Per fare in modo che i più piccini prendano confidenza con concetti astratti, come lo scorrere del tempo e il moto dei pianeti, inserite nel vostro discorso frasi del tipo:
“È passato un altro anno e la terra ha fatto un altro giro intorno al sole”.
Oppure:
“Siamo a ottobre. Anche l’estate è passata e Giorgio ha dovuto mettere il maglioncino”.
La location migliore per festeggiare un compleanno in stile Montessori
Affinché questo rito possa essere eseguito al meglio, e per far sì che ci sia abbastanza spazio per far giocare festeggiato e amichetti, scegliete dei locali sgombri se dovete affittarne uno. Al massimo con tavolini e sediette a misura di bimbo.
Non ingombrateli con giochi gonfiabili, non mettete musica a tutto volume o luci stile discoteca. È meglio far giocare i bambini in ambienti ordinati e liberi, che incoraggino l’autonomia e l’esplorazione.
Se avete degli spazi adatti in casa vi verrà più semplice allestirli e creare un ambiente piacevole e rilassato. Se poi il compleanno si svolge d’estate e disponete di un bel giardino non esitate ad usufruirne, Non c’è niente di meglio per i bambini di un compleanno all’aria aperta. Il contatto con la natura è in grado di regalare loro benefici unici.
I migliori giochi da proporre per un compleanno in stile Montessori
Per una festa in stile Montessori scegliete giochi semplici, e tenete sempre conto dell’età dei bimbi a cui li proponete. Non sottovalutate mai la sicurezza. Qualunque giochino venga proposto o dato in mano ai più piccoli deve proteggerli da ogni pericolo.
Se avete spazio organizzate giochi di squadra, favoriranno la socializzazione. Alcuni come la Caccia al tesoro o la Corsa con i sacchi sanno essere divertenti e coinvolgenti. Se volete suggerimenti per giochi da proporre sia al chiuso che all’aperto vi conviene dare un’occhiata al nostro blog. Articoli come 20 attività all’aperto per i tuoi bambini, o uno dei tanti dedicati alle attività sensoriali potranno darvi spunti interessanti
Il buffet da proporre per un compleanno in stile Montessori
Quando prepariamo il buffet per il compleanno del nostro bambino ricordiamoci di non realizzare piatti troppo elaborati. Andranno benissimo dei semplici panini, non eccessivamente farciti, delle pizzette, dei biscotti, ecc.
Anche la torta deve essere semplice e adatta ai gusti dei più piccini. L’ideale sarebbe servirsi dell’aiuto del festeggiato per prepararla e decorarla. Si sentirà tanto orgoglioso e felice di essere stato d’aiuto per la sua festa.
Potete coinvolgerlo anche nella preparazione dei panini o farvi dare una mano nell’allestire il tavolo per il buffet. Affidategli compiti semplici, che non faccia fatica a portare a termine, come quello di sistemare piatti o bicchieri di carta. E infine complimentatevi con lui per il suo lavoro. Un vostro “bravo” sarà prezioso molto più di un qualunque oggetto vogliate regalargli per il suo compleanno.
I regali per un compleanno Montessoriano
Quando si pensa ad un compleanno non si può fare a meno di pensare ai regali. Anche se non devono rappresentare l’unica attrattiva della festa ai bimbi piace comunque riceverli.
Se volete fare un regalo in puro stile Montessori orientatevi verso giochi in legno o in altri materiali naturali. A tal proposito date un’occhiata a quelli proposti da Cherieswood.
Assicuratevi che siano sicuri, ecosostenibili e in grado di regalare al bimbo stimoli sensoriali che favoriscano il suo sviluppo. E selezionateli in base all’età del festeggiato. Non comprate un gioco che non può utilizzare perché troppo complicato, o uno che non gli interessa perché troppo semplice.
Quando iniziare a festeggiare il compleanno in stile Montessori?
In realtà il compleanno in stile Montessori si potrebbe cominciare a festeggiare sin dal primo anno di vita. È vero che, probabilmente, a quell’età il bimbo capirà ben poco di quello che accade. Ma è anche vero che la sua mente assorbente riuscirà a catturare comunque cose che noi neanche immaginiamo. E poi rimarranno le foto e i ricordi, e potrà, da grande, collegare il suo primo compleanno agli altri festeggiati. In tal modo il rito si trasformerà nell’evento simbolo della festa, e sarà ricordato dai bambini con piacere.
Arriverà poi il momento in cui i vostri figli non ne vorranno più sapere di effettuarlo, ed è normale che sia così. Crescere significa anche cambiamento, voglia di sperimentare nuove cose. Questo non significa che si dimenticheranno di quelle feste. Rimarranno sempre dentro loro come momenti unici e speciali della loro vita. Probabilmente un giorno le riproporranno ai loro figli, e allora voi capirete quanto quei giorni per loro siano stati importanti.
Sonia