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I bambini del XXI secolo sembrano essere più fortunati rispetto a quelli di un tempo. Il miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie rende più semplice soddisfare i loro bisogni elementari. In linea di massima ai più piccoli oggi non manca il mangiare, un tetto sicuro sopra la testa, le dovute cure mediche e un’istruzione adeguata. Eppure non sono più sereni, anzi.

Diversi studi hanno dimostrato come, negli ultimi 20 anni, i problemi dell’infanzia sembrano essere notevolmente aumentati. Parrebbe che 1 bambino su 5 abbia problemi di salute mentale; è un dato che fa venire i brividi. Se così fosse andrebbe fatta una accurata riflessione sul perché questo accade. In base a ciò che ho letto le cause possono essere molteplici, ma non le affronterò oggi. Visto che ci sarebbe davvero tanto da dire voglio riservare l’argomento ad un articolo ad esso dedicato.

Invece, in questo articolo, mi voglio soffermare su un altro dei problemi che tanto sembrano affliggere i bambini del nostro secolo: l’iperattività. Metto subito in chiaro che non sono un medico e quindi non potrò offrirvi un quadro approfondito dell’argomento. Neanche lo voglio fare. Quello che invece mi interessa è ragionare con voi per capire come calmare un bambino iperattivo. Vedremo insieme quali possono essere le piccole strategie da adottare, sia in casa che a scuola, per rendere la vita più semplice a questi piccolini.

Se poi questo problema vi interessa particolarmente non avete che da scriverlo. Cercheremo di analizzarlo da diverse angolazioni nel nostro blog.

Definizione di iperattività

Iperattività, termine spesso abusato oggigiorno. Cos’è di preciso. Alla voce iperattività sul vocabolario Treccani si legge:

“iperattività s. f. [comp. di iper- e attività]. – In psicologia, comportamento particolarmente irrequieto (soprattutto con riferimento a bambini); per estens., attività eccessiva, operosità frenetica.”

Una definizione del genere potrebbe trarre molto in inganno; induce a pensare che iperattività e irrequietezze siano la stessa cosa. E d’altronde è questo che molti credono quando attribuiscono ai bambini l’etichetta di iperattivi. E finché ci si ferma ad etichettare il danno è solo parziale. Il problema nasce quando dal semplice presumere l’iperattività in un bambino si passa a darla per scontata e a comportarsi di conseguenza. A volte vengono pure somministrati farmaci per gestirla, anche senza diagnosi certe, con tutte le conseguenze del caso.

Non commettete errori di questo genere. La prima cosa da fare quando vi sfiora il dubbio che vostro figlio sia iperattivo è quella di non essere precipitosi. Osservatelo attentamente prima di emettere sentenze. Magari ha solo bisogno di attenzioni. Se invece pensate che veramente possa essere affetto da questo disturbo affidatevi a medici specialisti. Solo chi lavora nel settore potrà darvi una diagnosi esatta che confermi o smentisca i vostri sospetti.

Cos’è l’iperattività?

Partendo dalle parole del vocabolario Treccani cerchiamo di capire meglio cosa si intenda per iperattività. L’acronimo che la contraddistingue, ADHD, sintetizza le parole inglesi Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività). Venne riconosciuta come disturbo medico nel 1902 nonostante se ne fosse cominciato a parlare una sessantina di anni prima.

Nei bambini solitamente si manifesta prima dei 7 anni. Porta principalmente problemi di concentrazione, organizzazione e difficoltà a stare fermi. Secondariamente causa nel bimbo frustrazione, disagi emotivi e ansia, derivanti dal non essere accettato e dal non sapersi gestire.

Le vere cause che la provocano ancora non sono del tutto chiare. Quello che invece è certo che alcuni comportamenti errati, come l’abitudine di trasformare in babysitter Tv o altri apparecchi elettronici, la accentuano.

Per riuscire a contrastarla è necessaria l’azione sinergica di specialisti, genitori e anche insegnanti. Nei casi meno gestibili si ricorre pure alla somministrazione di farmaci psicostimolanti come il metilfenidato e altri tipi di anfetamine. Ma si utilizzano solo in caso di estrema necessità e per il minor tempo possibile. È sempre meglio evitare di somministrarli ai più piccoli fintanto che si può.

Bambino iperattivo

Come aiutare un bambino iperattivo

Una volta formulata da figure competenti la diagnosi di iperattività, bisogna cercare di porre rimedio ai disagi che provoca al piccolino. Come? Adottando comportamenti che possano arginare il suo disturbo, sia a casa che a scuola.

Vediamo allora quali sono le azioni che possiamo intraprendere per aiutare un bambino iperattivo a stare bene.

Come calmare un bambino iperattivo in casa

La casa è l’ambiente dove il bambino passa più tempo, dove dovrebbe sentirsi a sicuro e a suo perfetto agio. La famiglia dovrebbe fungere per lui da scudo e da guida. Dovrebbe proteggerlo e allo stesso tempo aiutarlo ad affrontare le difficoltà che incontrerà man mano che cresce.

È importantissimo che all’interno delle mura domestiche il bambino si senta amato, compreso e accettato. È proprio da lì che bisogna cominciare a costruire la sua autostima. I genitori devono quindi darsi da fare per adottare comportamenti adeguati che aiutino il proprio figlio a sentirsi bene con sé stesso e con gli altri. Soprattutto nel caso in cui il piccolino sia in difficoltà, come nel caso di un bambino iperattivo, intraprendere le giuste azioni significa aiutarlo a combattere la frustrazione e l’ansia che la sindrome ADHD gli causa.

Come calmare un bambino iperattivo? Con tanta pazienza

Pazienza è la parola d’ordine soprattutto quando si ha a che fare con un bimbo con sindrome ADHD. L’irruenza tipica del bambino iperattivo potrebbe portarlo a rompere qualcosa, o ad adottare comportamenti sbagliati. Non scattate, contate fino a 10 prima di agire 😉

Poi parlateci, con parole semplici ma esaustive. Assicuratevi che abbia capito quello che gli avete detto, cercate di stabilire un rapporto di fiducia con lui. Non alzate mai i toni, anche nei momenti in cui vi mette più alla prova. Urlargli contro peggiorerebbe solo la situazione.

Routine quotidiana per calmare il bambino iperattivo

Stabilire poche e semplici regole è di grande aiuto per il bambino iperattivo. Create una routine quotidiana che preveda anche momenti di divertimento. È importante vi inseriate delle attività motorie, magari all’aperto se il tempo lo consente. Lo sport è molto importante per i bambini affetti da disturbi dell’attenzione. Li aiuta a scaricare lo stress.

Quando gli date delle regole spiegategli anche il perché lo fate, ma sempre con calma. Fategli capire che sono necessarie per prevenire e arginare determinati comportamenti, che possono essere dannosi sia per sé stesso che per gli altri.

Siate sempre fermi nelle vostre decisioni. Spiegategli bene quale potrebbe essere la conseguenza di un’azione non consentita in modo che ne sia consapevole.  Spiegare non significa minacciare. Utilizzate toni pacati e fategli capire che a voi non piace dare le punizioni quanto a lui non piace riceverle.

Create un ambiente adatto alle esigenze del bambino iperattivo

Un ambiente strutturato e organizzato, privo di distrazioni e rumori eccessivi, può aiutare un bambino iperattivo a sentirsi più a suo agio e concentrato. È fondamentale che lo sia quando deve dedicarsi ad attività che reclamano la sua attenzione, come, per esempio, i compiti scolastici.

Create un angolo studio apposito nella parte più tranquilla della casa. Non abbellitelo con oggetti non funzionali. Tenetelo sempre in ordine. Un ambiente ordinato gli fornirà quella sensazione di pace e controllo che gli permetterà di non distrarsi e di ridurre lo stress.

Bambino iperattivo

Per quanto riguarda il resto della casa evitate di riempirla con oggetti fragili, e, se capita che qualcosa venga rotto, non fatene una tragedia. Rendete la sua cameretta a prova di gioco, in modo che lui possa muoversi in tutta libertà quando ne sente il bisogno senza fare danni.

Come calmare un bambino iperattivo? Standogli vicino

La vicinanza di papà e mamma è fondamentale per calmare un bimbo che soffre di sindrome ADHD. Stategli accanto quando fa i compiti o qualunque altra attività che richieda la sua attenzione. Cercate di rassicurarlo quando vedete che si trova in difficoltà, dategli una mano a superare gli scogli senza sostituirvi a lui.

Sentirvi vicino, inoltre, può aiutarlo a ridurre lo stress. I bambini iperattivi sono bimbi che spesso si sentono inadeguati e non vengono accettati dagli aeltri bambini. Per aumentare la propria autostima hanno bisogno del vostro sostegno, di dialogare con voi, di essere compresi.

Come calmare un bambino iperattivo a scuola

Affinché il bambino iperattivo si trovi a suo agio a scuola è fondamentale la collaborazione tra famiglia e insegnanti. Solo grazie al lavoro sinergico tra genitori e maestri il bimbo riuscirà a raggiungere obiettivi didattici e formativi importanti. E non solo. Grazie a questa collaborazione si potrà lavorare anche per costruire intorno a lui una rete di relazioni sociali positive, che lo aiutino a crescere più sereno.

Come favorire l’inserimento in classe di un bambino iperattivo: dialogo con i genitori

Il compito di un insegnante è sempre molto delicato. Gestire una classe, soprattutto quando al suo interno vengono inseriti bambini fragili diventa difficile. Eppure è proprio questa la missione che hanno scelto i maestri o professori di scuole di ogni ordine e grado: aiutare tutti i bambini a crescere.

Nel caso si abbia a che fare con un bambino iperattivo, un dialogo continuo tra docente e genitore è indispensabile per adottare le migliori strategie per aiutarlo. Permette di capire quali sono gli interessi del bimbo, per coinvolgerlo in attività che attirano maggiormente la sua attenzione. È necessario per informare anticipatamente il bimbo sui compiti che l’aspettano. Per un bambino affetto da sindrome ADHD avere tutto pianificato è importantissimo. Ed è molto utile per valutare i progressi del piccolino o creare un piano di apprendimento personalizzato.

Come calmare un bambino iperattivo in classe: creare l’ambiente ideale

Come a casa, è necessario che anche in classe gli spazi vengano organizzati a dovere per permettere al bambino affetto da ADHD di trovarsi a suo agio.

Visto che i bimbi iperattivi vengono facilmente distratti da stimoli esterni, sarebbe utile posizionare il loro banco nella parte della classe dove ci sono meno stimoli visivi e sonori. Anche riservare loro uno spazio dove possano rilassarsi potrebbe essere una buona idea. Ricordiamoci che per questi bambini stare seduti per tanto tempo è molto difficile.

Bambino iperattivo

Il lavoro in classe deve essere organizzato in modo che catturi la loro attenzione. Utilizzare giochi didattici o attività di gruppo, per esempio, potrebbe coinvolgerli più di una lunga spiegazione da parte dell’insegnante. È importante vengano effettuate molte pause durante le lezioni. Ricordiamoci che un bambino iperattivo non riesce a stare concentrato per molto tempo.

Le istruzioni che gli verranno date dovranno essere chiare e molto semplici. L’insegnante deve mostrare di avere polso, ma non dare l’impressione di imporre le cose. Mai urlare o perdere la pazienza, scatenerebbe una reazione non piacevole. Invece è bene gratificare Il bambino quando riesce a svolgere il suo compito in modo che sia motivato a proseguire nella “retta via”.

Amore e comprensione: quello che non può mancare ad un bimbo iperattivo

Come abbiamo già detto, ancora non si conoscono le cause dell’iperattività. C’è chi ritiene sia genetica, chi accusa gli zuccheri di contribuire ad aumentarla, chi punta il dito contro TV e tecnologia in generale.

Qualunque sia quello che conta veramente per quel bambino, come per tutti alla fine, è avere vicino qualcuno che lo ascolti e che gli voglia bene. È la prima condizione per farlo stare meglio. Senza di essa non si otterrà nessun tipo di risultato.

Verrà spontaneo dargli amore com’è giusto che sia. Ogni bambino ne ha diritto al di là di qualunque etichetta gli venga affibbiata. Ma sono sicura che tutti voi, amici di Cherieswood questo lo abbiate ben presente.  Non vi soffermereste a leggere i nostri articoli altrimenti😉

Buona giornata a tutti.

Sonia

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