Il mio incontro con la filosofia di Maria Montessori è avvenuto tanti anni fa. Mia sorella studiava Scienze dell’Educazione, quindi in casa era facile imbattersi in testi che avevano il mondo dell’infanzia come protagonista. Tra i tanti ve ne era uno dove veniva illustrato nello specifico il metodo Montessori.
Mi ripromisi di leggerlo, ma poi il tempo passò, e io me ne scordai. Dopo la nascita della mia bambina, però, ripresi in mano quel libro per avventurarmi nel pensiero di questa grande donna. Inutile dire che ne rimasi conquistata. Ne parlo praticamente sempre nel nostro blog, ormai lo avrete capito tutti.
Comunque, è grazie a quel libro che per la prima volta sentii parlare di periodo sensitivo Montessori. Anzi, per la precisione, più che di periodo, di periodi sensitivi, in quanto ce ne sono diversi.
Oggi cercherò di spiegarvi che cosa sono, quali sono e il perché della loro importanza. L’argomento è molto interessante, ma anche un po’ articolato. Spero di riuscire a illustrarvelo al meglio. Cominciamo!
Cosa sono i periodi sensitivi Montessori
I periodi sensitivi Montessori possiamo definirli i cardini del pensiero di questa famosa pedagogista. Potremmo identificarli come particolari momenti della vita del bambino in cui i piccolini mostrano un interesse forte e una predilezione naturale per un particolare aspetto del mondo che li circonda. Si tratta, quindi, di fasi di sviluppo molto intense, durante le quali il bambino riesce a padroneggiare con maestria innata determinate abilità e acquisire conoscenze specifiche.
Ogni periodo sensitivo Montessori rappresenta una sorta di finestra temporale, unica e irripetibile nella vita di ogni individuo. È caratterizzato dal continuo ripetere da parte del bimbo di azioni che potrebbero sembrare inutili. Eppure è grazie ad esse che riesce ad acquisire le abilità che gli sono necessarie per crescere mentalmente e fisicamente.
Quanti e quali sono i periodi sensitivi Montessori?
Nell’infanzia del bambino, che Maria Montessori colloca tra 0 e 6 anni, possiamo individuare almeno 4 periodi sensitivi. Vediamoli uno ad uno nei dettagli.
Il periodo sensitivo Montessori dell’ordine
Il periodo sensitivo Montessori dell’ordine si manifesta dalla nascita ai 6 anni di età. Anche se non si direbbe, i bambini, specialmente i più piccoli, sono estremamente attratti dall’ordine. Per loro è fondamentale, ne hanno bisogno per sviluppare nel modo migliore la loro mente.
Ma attenzione! L’ordine del bambino non deve essere confuso con quello dell’adulto. Per i più piccini ordine vuol dire organizzazione. Significa ritrovare lo stesso oggetto sempre nello stesso posto, oppure vedere compiere una determinata azione sempre dalla stessa persona. Questo permette loro di avere dei punti di riferimento fissi utili per orientarsi, sicurezza e stabilità emotiva.
Per avere un’idea di quanto sia importante l’ordine per il bambino provate a spostare uno dei suoi giocattoli senza avvertirlo. Osservate la sua reazione. Ci rimarrà molto male, potrebbe addirittura cominciare a piangere o ad agitarsi. Ecco perché per evitare malumori o situazioni spiacevoli non bisogna mai cambiare di colpo la disposizione delle cose in casa. Effettuate questa operazione gradualmente, coinvolgendo il piccolino quando si può.
E per facilitare questo suo bisogno intrinseco di routine prendete ispirazione dalle scuole Montessori. Al loro interno tutte le cose hanno il proprio posto, cosicché la mente dei piccolini possa classificarle ed evolvere.
Il periodo sensitivo Montessori del linguaggio
Sempre tra i 0 e i 6 anni può essere collocato anche il periodo sensitivo Montessori del linguaggio. Abbiamo già parlato di come si sviluppa il linguaggio. Quello che forse non abbiamo detto è che il parlare non si insegna al bambino. Il piccolino lo apprende naturalmente da tutto ciò che lo circonda, ascoltando ed elaborando ciò che arriva alle sue orecchie.
Durante questa fase i bambini sono molto sensibili a suoni, rumori e parole. Sono particolarmente attirati dalle voci familiari, quella della mamma in primis. Cantare canzoncine, leggere libri o semplicemente parlargli tantissimo permetterà loro di imparare alle velocità della luce e di riempire la casa con le loro vocine squillanti.
Non preoccupatevi se inizialmente vi sembrerà che vostro figlio non riesca ad articolare parole compiute. Lasciate che compia i propri progressi a modo suo: è per lui il modo migliore di crescere.
Il periodo sensitivo Montessori del movimento
Il periodo sensitivo Montessori del movimento caratterizza i primi 4 anni di vita del bambino. Muoversi per i più piccolini significa non solo permettere al proprio corpo di svilupparsi, ma anche favorire l’apprendimento ed esprimersi. Afferrando, esplorando, toccando impareranno a conoscere il mondo che li circonda, prenderanno coscienza di sé e svilupperanno la loro intelligenza.
Man mano che cresceranno impareranno a gattonare, a stare seduti a camminare e svilupperanno e affineranno le abilità motorie fini. Non ostacolate i loro progressi con i vostri no. Lasciateli liberi di muoversi, favorite il loro bisogno di farlo strutturando ad hoc l’ambiente che li circonda. Osservateli mentre si impegnano a crescere: rimarrete incantati dalla forza di volontà e dalla voglia di vivere che sprigionano.
Il periodo sensitivo Montessori dell’amore per l’ambiente
Tutti sappiamo quanto i bambini sono attratti dall’ambiente che li circonda. Soprattutto nei primi anni di vita tendono a toccare ogni cosa e ad infilarsi in ogni angolo possibile ed immaginabile. Cercano di assorbire ogni aspetto di ciò che vedono per conoscerlo, capirlo fino in fondo e farlo proprio.
Per questo è importantissimo che noi adulti strutturiamo gli spazi dove si muovono in modo ottimale. Devono essere a portata di bimbo, non ci devono essere pericoli. Il piccolino deve poterli esplorare in tutti i modi che crede necessari. E devono essere sempre ordinati e puliti, in modo che la sua mente in fieri possa catalogare a modo suo ogni cosa senza confusione.
Importanza dei periodi sensitivi Montessori
I periodi sensitivi sono importantissimi per la crescita dei nostri figli, non vanno né anticipati né posticipati.
In queste proficue fasi di sviluppo il piccolino è estremamente concentrato sul suo compito, che porta avanti naturalmente e con gioia. Compirà progressi enormi che non potrà replicare con tanta naturalezza in altre fasi della sua vita. Impedirgli di sfruttare la sensibilità del momento significa compromettere il suo sviluppo psichico.
Noi genitori dobbiamo facilitargli il “lavoro”, prestando attenzione alle sue esigenze per favorire nella maniera migliore il suo apprendimento. Dobbiamo assecondare le sue inclinazioni fornendogli l’ambiente adatto per crescere e sperimentare.
Non tutto sarà sempre rosa e fiori. Può essere che il bimbo debba attraversare momenti difficili, che non sappia come gestirli. Probabilmente metterà in evidenza questa sua difficoltà piangendo o facendo capricci. Non preoccupatevi eccessivamente di questo. Passeranno velocemente, così come sono arrivati, soprattutto se riuscirete a identificare la causa del disagio e porvi rimedio…se serve.
Piccoli-grandi progressi da custodire nel cuore
Non tutti i bimbi sono uguali, non dimenticherò mai di dirlo, e la loro crescita fisica e psichica non sempre va a braccetto con quelle evidenziate nelle tabelle dei pediatri. Anche l’età in cui attraversano un determinato periodo sensitivo può variare. Non allarmatevi se pensate che vostro figlio sia in ritardo: potrebbe stupirvi e nel giro di qualche giorno fare progressi inimmaginabili.
Intanto godeteveli così come sono, emozionatevi e gioite con loro di ogni piccolo-grande progresso.
Una volta cresciuti saranno loro stessi o i vostri nipoti a chiedervi di quei giorni e a emozionarsi con voi quando si rivedranno bambini attraverso le vostre parole.
Sonia