Skip to main content
Essere genitori al giorno d’oggi non è facile. Rispetto al passato si ha una consapevolezza diversa del proprio ruolo, che molte volte mette un po’ in difficoltà. Oggi si è molto più attenti ai diritti dei bambini, ai loro bisogni sia fisici che cognitivi, emozionali, relazionali, ecc. Per questo motivo anche il modo di educare un figlio è cambiato. Alla rigidità condita di regole di un tempo viene sostituito il dialogo e quell’empatia che permette a mamme e papà di entrare più in sintonia con il sentire del piccolino. Questo dovrebbe portare a far crescere bambini più sereni e rispettosi degli altri e del mondo che ci circonda. Ma non sempre è facile impartire ai bambini un’educazione ad hoc. Aiutare i più piccoli a farsi strada nella vita è un compito arduo, che spesso mette i genitori alla prova. Si deve, infatti, trovare quel giusto equilibrio che consenta di entrare in sintonia col proprio figlio senza perdere l’autorità genitoriale. E allora oggi vediamo cosa possiamo fare per crescere un bimbo educato ma libero di esprimersi ed essere sé stesso. E, per farlo, cominciamo dal capire cosa significa di preciso la parola educare. Sono sicura che molti di voi travisano il significato reale di questo verbo, come, d’altronde, anche io facevo anni fa 😊.

Educare: un verbo spesso usato impropriamente

La prima cosa che sarebbe venuta in mente a me, bambina degli anni ’70, se allora mi avessero chiesto il significato della parola educare, sarebbe stata una lista bella gonfia di “devi” o “bisogna”. Questo perché in passato l’educazione consisteva nel far rispettare al bimbo tutta una serie di regole non scritte. Erano stilate con lo scopo di insegnare ai più piccoli a percorrere la giusta via. L’educazione era, dunque, una sorta di imposizione esterna che permetteva di plasmare la mente del bambino e conformarla alle norme sociali. Ma se andassimo ad analizzare l’etimologia del termine educare ci potremmo rendere conto di quanto fosse sbagliato questo modo di intendere l’educazione. Il verbo educare, infatti, deriva dal latino educěre, che significa trarre fuori. Quindi l’educazione non deve solo ed esclusivamente introdurre nozioni e regole nella mente dei più piccini. Deve invece, come diceva la grande Maria Montessori, aiutare il bambino a sviluppare e far crescere le sue potenzialità intrinseche. Se siete interessati al concetto di educazione Montessoriana non dovete far altro che scorrere il nostro blog. Troverete tanti articoli che riguardano il pensiero e il metodo di questa importante pedagogista del ‘900. Per educare al meglio un bambino bisogna, dunque, lasciarlo libero di apprendere, guidarlo senza limitare la sua creatività e autonomia. Educare, quindi, più che imporre significa permettere al bambino di esprimersi a 360 gradi. L’educazione deve aiutare i bambini a portare alla luce il vero Io, e permettere loro di conoscere e apprendere nel modo migliore.

L’importanza delle regole nell’educazione dei bambini

Lasciare un bambino libero di essere sé stesso non significa lasciarlo allo sbaraglio. Bisogna sempre mettere alcuni paletti al suo comportamento.
educazione bambini
Immaginatevi cosa potrebbe accadere se un bambino piccolo potesse fare tutto ciò che passa nella sua mente avida di scoperte. Sarebbe molto pericoloso, potrebbe farsi male. E come si troverebbe in mezzo agli altri bambini se non avesse la minima idea di come ci si comporta? Stilare delle “regole” è indispensabile per permettere al piccolino di crescere in maniera equilibrata. Ricordiamo sempre che la mente di un bambino, specialmente di quelli più piccoli, ha bisogno di quell’ordine che solo le regole riescono a dargli. Quindi va bene essere genitori empatici, pronti a lasciare al proprio figlio i propri spazi. Ma non dimentichiamo mai la responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri figli trasformandoci in semplici compagni di gioco. Vediamo, allora, come dovremmo comportarci con i nostri bambini e quali sono le regole base educative che dovremmo impartire loro. Più che regole però, mi piace definirle principi o linee guida. Tramite esse i più piccoli potranno scegliere quale binario percorrere senza rischiare di essere investiti😉.

Genitori non si nasce ma si diventa

Avere un bambino inevitabilmente cambia la vita. Insieme a lui noi genitori rinasciamo. Cambiano le nostre priorità, le nostre responsabilità, e molte volte anche il modo di vedere il mondo. Non sempre siamo pronti ad essere papà o mamme. Ma l’amore incondizionato che si prova per quella creaturina indifesa che il destino ci ha affidato, riesce a darci la spinta per poter mettere in campo il meglio di noi. Ma da dove possiamo cominciare per aiutare il nostro bimbo a crescere nella maniera migliore? Beh, è semplice: dobbiamo cominciare da noi. E, la prima cosa che dobbiamo fare, è spogliarci di tutti quei modi di pensare che ci sono stati inculcati. In primis quello di vederci come coloro che devono plasmare il bambino. A tal proposito mi viene in mente una frase della Montessori dove il bambino veniva paragonato a cera molle. Solo che, continuava Maria Montessori, questa cera non deve essere modellata dall’esterno. Spetta al bimbo e solo a lui lavorare su sé stesso per definire il proprio carattere. Noi genitori dobbiamo sostenerlo, amarlo, ascoltarlo, rispettarlo. Non dobbiamo avere fretta di “vederlo far”. Bisogna che ci alleniamo a esercitare la pazienza. Dobbiamo osservarlo mentre impara, senza interferire, e cercare di capirlo guardando il mondo con i suoi occhi. E quando sbaglia lasciamolo sbagliare: dagli errori si impara davvero tanto. Altra cosa importante che dobbiamo fare è lavorare su noi stessi. Ricordiamoci che i bambini sono come spugne. Noi siamo i loro modelli, da noi prendono esempio continuamente. È inutile con loro spendere tante belle parole se poi il nostro comportamento non le riflette. Dobbiamo mostrare coerenza tra il dire e il fare se vogliamo essere per loro quel faro che può aiutarli a scegliere la giusta via.

Regole base di educazione per bambini

educazione bambini
I principi base che dovremmo insegnare ai bambini per aiutarli a crescere sono talmente pochi che si possono contare sulle dita di una mano. Hanno tutti come base la parola rispetto che devono imparare a conoscere in tutte le sue sfumature. Innanzitutto è necessario che i più piccoli imparino a rispettare sé stessi. Per farlo devono imparare ad esprimersi liberamente, e devono sentirsi rispettati dagli adulti, tanto più dai propri genitori. Solo così accresceranno la propria autostima. Comprendendo il proprio valore, e l’importanza dell’avere il giusto spazio, impareranno anche a rispettare il valore delle altre persone e gli spazi altrui. E questo farà di loro degli adulti empatici, in grado di relazionarsi in maniera ottimale con gli altri. E infine, dovranno imparare a rispettare l’ambiente. Per ambiente si intende sia quello dove passano le loro giornate, quindi la casa, la scuola, ecc., sia tutti gli spazi all’aperto, e quindi le piante e gli animali che li abitano. Rispettare l’ambiente significa prendersene cura, ordinarlo, preservarlo. Un bimbo che si prende cura dei propri spazi imparerà il significato di responsabilità, e sarà in grado di gestirsi al meglio. Se tanti bambini, poi, avranno a cuore la sorte del nostro pianeta il nostro mondo potrà davvero ricominciare a respirare. Da questi pochi e semplici principi potranno derivare le regole da seguire dettate dai bisogni della famiglia. Però, mi raccomando, queste regole non dovranno essere mai imposte con arroganza. Prendetevi del tempo per spiegare ai vostri figli l’importanza che possono avere. Parlate con loro e fategli capire il perché è necessario seguirle e come anche voi le mettete in atto. Quando cresceranno dovranno comunque confrontarsi con le normali regole del viver civile. Prima si abituano ad accettare che qualcosa gli venga imposto, meglio è.

Dare serenità ai propri figli tramite l’educazione

educazione bambini
I bambini ai quali viene impartita un’educazione che ha come base il rispetto cresceranno sereni e sicuri di sé. Sapranno gestire il loro comportamento, non si sentiranno a disagio in altri ambienti, con altre persone, di qualunque età. E questo permetterà loro di integrarsi in qualunque gruppo o situazione si trovino. Certo, impartire un’educazione meno autoritaria e più attenta ai bisogni dei propri bambini richiede più tempo e pazienza. Ma cerchiamo di vedere il rovescio della medaglia. Il tempo trascorso con il nostro bambino non è mai perso. Tutte quelle piccole attenzioni che rivolgiamo ai nostri figli in tenera età possono essere viste come investimenti fruttuosi per il loro futuro. Quindi, rimbocchiamoci le mani e trasformiamo questo mondo in un pianeta meraviglioso educando al meglio i nostri bambini. Crescere bimbi educati è il primo passo per dar vita a una società priva di soprusi e violenza. Sto sognando? Forse, ma a volte anche i sogni possono trasformarsi in realtà quando a sognare si è in tanti. Bene, amici di Cherieswood, anche oggi mi sono fatta trascinare dalla penna. È inutile, va da sola, non riesco mai a gestirla😉. Ricordatevi, però, che, se avete qualcosa da chiedere o puntualizzare, la nostra mail info@cherieswood.com è sempre a vostra disposizione. E se invece siete interessati all’acquisto di uno dei nostri prodotti date un’occhiata anche ai nostri canali Facebook e Instagram: vi permetteranno di ammirare i nostri giocattoli da più angolature. Buona giornata a tutti voi😊!

Sonia

Potrebbero interessarti anche:

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.