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A Cherieswood ci occupiamo di bambini e di apprendimento. Certo, lo facciamo creando giocattoli in legno ma la maggior parte del nostro tempo viene spesa nel renderli educativi e utili allo sviluppo delle loro capacità cognitive e motorie fin dai primissimi giorni. Capire come i bambini, e i neonati in particolare, scoprono il mondo intorno a loro e’ fondamentale per i genitori per capire come favorire e addirittura accelerare il loro processo di sviluppo.

I primi mesi di apprendimento

Lo sviluppo di un bambino inizia durante la gravidanza, diversi studi hanno mostrato come già intorno ai sei mesi di gravidanza il bambino sia in grado di attivare alcune regioni del cervello legate al linguaggio se percepisce suoni o sequenze di suoni particolari. Prima della nascita questa capacità si incrementa ulteriormente insieme allo sviluppo del cervello.

Ma come apprende un bambino di poche mesi e settimane e soprattutto che cosa apprende?

Nelle prime settimane di vita i neonati non sono in grado di capire le nostre parole, ma sono assolutamente in grado di capire i nostri stati d’animo e le parole li aiutano a iniziare a memorizzare la nostra voce e a riconoscerci, un processo che matura intorno al quarto e sesto mese di vita quando i bambini diventano capaci di distinguere le persone e quindi di riconoscere chiaramente volti familiari. Una prova concreta e’ solitamente il fatto che se presi in braccio da altre persone inizieranno a piangere in molti casi. Intorno ai 2-3 mesi di età, i bambini riescono a osservare il mondo intorno a loro in modo più preciso, sanno che voi siete li per loro e molto spesso vi sorridono, un modo per iniziare una sorta di conversazione con voi.

In questi mesi non ci sono metodi sofisticati di apprendimento, il bambino inizia a relazionarsi con voi ma anche con l’ambiente circostante, e più viene esposto ad oggetti, persone e parole e più facilmente diventerà curioso e inizierà ad assorbire quelle cose, andando a identificarle come parte dell’ambiente in cui si trova.

Dai 4-6 ai 12 mesi tutto accelera, il bambino inizierà a capire come determinate gesti ed azioni influenzano il vostro comportamento e inizierà a “testarlo” in alcune situazioni (come gettando cibo a terra).

Questi primi mesi sono fondamentali e il consiglio è quello di iniziare a parlare al bambino fino dai primissimi giorni insieme: sorridete, spiegategli quello che fate e, in qualche modo, iniziate a trattarlo come se fosse già molto piu’ grande, ad esempio leggendogli delle storie (vi aiutiamo noi cone le Storie della Buonanotte su questo!). Ovviamente non capirà le vostre parole e le storie ma il suo cervello memorizzerà quei momenti e li assocerà a degli stati d’animo piacevoli, di relax.

In questa fase iniziale dell’apprendimento e’ anche importante continuare a sottolineare i comportamenti positivi del bambino, e in generale sottolineare molto meno quelli negativi.

Da 0 a 24 mesi, le fasi dello sviluppo

Premettendo che ogni bambino è diverso e anche lo sviluppo varia da bambino a bambino, possiamo parlare in generale di queste fasi di crescita.
Lo sviluppo accelera ogni due o tre mesi, noterete infatti che il vostro bambino fa o dice cose che prima non accadevano e soprattutto apprende concetti sempre più elaborati: dopo il primo anno di vita sarà in grado di capire alcune vostre richieste e soprattutto inizierà magari ad usare qualche parola, anche se ancora in maniera molto confusa e rudimentale.

Dopo un anno di vita inizierà ad avere dei giocattoli preferiti, a usare le mani per salutare e interagire con voi e soprattutto sarà in grado di rimanere concentrato più a lungo rispetto ai primi mesi: e’ per questo fondamentale che continuiate a stimolarlo con nuove attività e proponendogli sempre giochi e passatempi nuovi. Non faranno altro che renderlo ancora più ricettivo.

Tutto continuerà ad evolvere fino ai 24 mesi dove sarete di fronte ad un bambino che sa come interagire con voi, capisce i vostri desideri e i suoi in ogni circostanza, e sarà pronto per iniziare a parlare, usando sempre più vocaboli man mano che i mesi passano.

Giocattoli per stimolare lo sviluppo

Parliamo infine di quali giocattoli (e quindi attività con essi) potete impiegare per stimolare lo sviluppo del vostro bambino. Nel blog di Cherieswood abbiamo parlato di tante attività specifiche come 20 da fare all’aria aperta, ma in questo paragrafo ci concentriamo su qualcosa di piu’ specifico per i primi 0-18 mesi del bambino.

Selezionate giocattoli con una componente educativa forte, ovvero che siano orientati ad insegnare al bambino un suono, una figura, un colore, un animale o qualsiasi altra cosa che lui possa poi riconoscere e collegare, con il vostro aiuto, alla realtà in cui vive.

Prima di darvi qualche consiglio sui giocattoli, vi ricordo anche di provare a pensare ai principi di Montessori, non tanto per i singoli giochi ma per quel che spiegano in termini di approccio al vostro bambino.

Iniziamo con un giocattolo classico di cui parliamo spesso: la palestrina per neonato rimane un classico per i primi mesi e risulta davvero utile per stimolare l’aspetto motorio del bambino ma anche per iniziare a sviluppare la sua attenzione. Può guardare i ciondoli, ascoltare la vostra voce mentre gli parlate dei ciondoli come gli animali, delle forme o dei colori.
Questo giocattolo può essere usato dai primissimi giorni di vita del bambino. Abbiamo dettagliato tutte le caratteristiche chiave della palestrina in un articolo molto completo. La palestrina è un gioco che non va necessariamente utilizzato insieme ai genitori. Lasciate il vostro bambino osservare ed esplorare i ciondoli in autonomia oppure, in maniera attiva, spendendo tempo con il bambino, muovendo per lui i ciondoli perchè (con il tempo) faccia lo stesso e soprattutto continuando a parlargli. Personalmente, penso sia uno dei giocattoli più belli per iniziare a spendere tempo insieme a lui.

Alla palestrina potete aggiungere una serie di giochi che hanno un tappeto che suona (o che semplicemente fa rumore passandoci sopra, anche se non elettronico) dove il vostro bambino può iniziare ad accorgersi dei vari suoni e delle forme che li attivano una volta schiacciate: anche in questo caso stiamo giocando con la sua attenzione e con la capacità di comprensione della logica causa-effetto. Ci sono infine due giochi che non dovrebbero mai mancare.

I libri e le forme geometriche da incastrare. I libri chiaramente devono essere pensati per bambini ma sono un ottimo modo per iniziare a mostrare al vostro neonato delle storie mentre voi le commentate e le spiegate per lui.
Ascoltare la vostra voce lo aiuterà tantissimo, così come collegarla a quel che state indicando sul libro, pensando che possano essere animali o altri bambini inseriti in storie più o meno semplici.

Per i primissimi mesi sono essenziali i libri ad alto contrasto, non potendo vedere chiaramente tutti i colori questi sono ottimi per lo sviluppo della vista.

Un libro è uno dei modi più semplici per stimolare lo sviluppo del vostro bambino, spendendo tempo insieme a lui.

Le forme geometriche sono un gioco che lo aiuta a ragionare e a “toccare” con palmo quegli oggetti: in commercio ci sono decine di prodotti con figure geometriche da assemblare e smontare continuamente. Se potete scegliete anche in questo caso un gioco in legno, aggiungerà un ulteriore feeling all’esperienza per il bambino.

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