Aurora, mia figlia, ha sempre avuto una predilezione per gli animali, di qualunque tipo essi fossero. Da piccola, per mia grande gioia, giocava con le rane quando le trovava in campagna, con le cavallette, con i bruchi☹.
Una volta ha riempito la sua cameretta di formiche, per dargli una casa, poverine! Ho dovuto adottare un gattino quando aveva circa 9 anni per deviare il suo interesse da altre creaturine meno idonee alla vita domestica. Si è rivelata una scelta felice perché ha concentrato su di lui le sue attenzioni facendomi respirare.
Adesso i gatti sono diventati 6…per fortuna ho un cortile bello grande dove farli stare.
Tanti sono i bambini che, come Aurora, amano gli animali, specialmente i cani e i gatti. Con loro riescono a stabilire un legame molto profondo e stimolante.
Il binomio bambini-animali domestici è ricco di benefici per entrambe le parti. Prendete in considerazione l’idea di adottarne uno se vostro figlio ve lo chiede. Ricordatevi, però, di fargli capire che un cucciolo non è un giocattolo. Di lui non ci si può stancare mai.
Vantaggi della convivenza tra bambini e animali domestici
Cani e gatti, sono, tra gli animali domestici, quelli più comuni. Oggigiorno però anche pappagallini, criceti, pesciolini e coniglietti entrano sempre più spesso a far parte delle famiglie italiane. Molte volte sono inseriti nel contesto familiare prima ancora che arrivi un bebè. Altre, vengono adottati proprio per far compagnia al bambino, per essergli di supporto nella crescita.
Sono tanti i vantaggi che la convivenza tra bambini e animali domestici apporta. Condividere con loro la propria quotidianità può far capire ai nostri figli valori importanti quali l’amore incondizionato e la responsabilità.
Avere un cucciolo in casa insegnerà al bimbo a rispettare le diversità, a prendersi cura di altri esseri viventi. Capirà che esistono modi diversi di relazionarsi. Per comunicare col suo nuovo amico dovrà imparare ad osservarlo, a comprenderlo e a farsi capire. Imparerà l’importanza non solo delle parole, ma anche dei gesti e svilupperà al meglio la sua empatia.
Un cucciolo aiuterà il suo padroncino a superare ansie e paure, ad alleviare lo stress. Diventerà in men che non si dica il suo confidente prezioso, l’amico con cui poter parlare liberamente, senza paura di essere giudicato. Non imporrà nulla se non la sua compagnia. E come non accettarla quando ti guarda con quegli occhioni spalancati e sinceri che chiedono solo di essere amati?
E, inoltre, avere un animale vicino, soprattutto se si tratta di un cane o un gatto, incoraggerà i bambini a muoversi, a correre e giocare con lui. Sarà quindi un incentivo non indifferente per lo sviluppo motorio anche dei più pigri. Una buona ginnastica, insomma, anche per i bimbi che tendono ad essere in sovrappeso.
Svantaggi della convivenza tra bambini e animali domestici
Se mettessimo i pro e i contro della convivenza tra bambini e animali domestici sui piatti di una bilancia i primi supererebbero di gran lunga i secondi. Questo non significa che non potrebbero presentarsi situazioni sfavorevoli all’adottarne uno.
Allergie
È importante andarci con le pinze in presenza di allergie, soprattutto se si decide di adottare animali pelosi o che interagiscono maggiormente col bambino, come cani o gatti. Però non solo il pelo può essere veicolo di allergia. Anche la saliva, le feci, l’urina possono provocare reazioni allergiche nei soggetti predisposti. Si manifestano principalmente con problemi respiratori, che vanno dal semplice raffreddore all’asma. Rendersene conto non è sempre facile. Solitamente è il medico a chiedere che vengano fatti tutti gli accertamenti necessari in caso di dubbi.
Paura degli animali
Un altro intoppo da superare nel caso si voglia adottare un animale domestico è il problema della paura degli animali. Non tutti i bambini, infatti, si sentono a proprio agio con essi, bisogna capire il perché. Molte volte le paure derivano da traumi o da insicurezze. Cercate di capire se vostro figlio, in passato, è stato spaventato da un cane o da un gatto. Parlate con lui, fatevi raccontare cosa è accaduto, o anche se è l’abbaiare, per quanto riguarda il cane, o il graffiare, nel caso del gatto, a farlo spaventare.
Aiutatelo a capire gli animali, spiegategli che i loro comportamenti sono diversi dai nostri. Mostrategli come interagire con loro nella maniera giusta, giocate con i cuccioli, fategli vedere quanto possono essere carini e affettuosi. Non intestarditevi però. Lasciate che sia il bambino ad avvicinarsi gradualmente ad essi, non obbligatelo mai.
Ricordate che i vostri comportamenti devono essere sempre d’esempio per vostro figlio. Il suo rapporto con gli animali sarà influenzato dal vostro. Se siete voi ad aver paura di cani e gatti prima di cercare di far superare al bimbo i suoi mostri affrontate i vostri😉.
Un sano rapporto tra il bimbo e l’animale domestico può avere infatti numerosissimi vantaggi, in primis quello di aiutare il nostro bimbo nello sviluppo di un tratto del carattere fondamentale come l’autostima.
Bambini e animali domestici: le paure dei genitori
Vostro figlio vuole un cagnolino ma voi non ve la sentite di adottarlo? Acconsentire alla richiesta di accogliere in casa un animale domestico non sempre è facile.
Soprattutto se non ne avete mai avuto uno, potreste essere restii a prendervi la responsabilità di avere le loro zampette veloci sempre tra i piedi. E fate bene, ma sapete perché? Perché dovete capire se siete davvero in grado di prendervene cura prima di fare questo passo.
Un animale domestico richiede attenzioni e implica responsabilità, per i bambini ma soprattutto per voi, mamme e papà. Sono creature che hanno bisogno di cure e di affetto, non possono essere abbandonate appena ci si stufa di loro. Soffrono tanto quando vengono lasciati per strada, magari in corrispondenza dei periodi di ferie, quando diventa complicato portarseli dietro.
Avere un animale domestico in casa significa dedicare più tempo alla pulizia e all’igiene, garantire loro le dovute cure, dedicare del tempo a soddisfare i loro bisogni, sia fisici che affettivi. È importante educarli e insegnare al bambino come comportarsi con loro.
Quando un animale domestico entra a far parte della famiglia deve essere trattato alla pari degli altri membri che la compongono. Alla pari non significa nello stesso modo. Bisogna tener conto delle loro esigenze e della loro natura. L’antropomorfizzazione, cioè il voler attribuire agli animali caratteristiche e comportamenti umani, è dannosa per i nostri amici animali.
A che età possono convivere bambini e animali domestici?
La convivenza tra bambini e animali domestici può cominciare sin dai primi giorni di vita del bebè, sempre sotto l’attenta sorveglianza dei genitori. Mai lasciare un neonato o un bambino di pochi anni da solo con l’animale. I comportamenti imprevedibili di entrambi potrebbero portare a conseguenze non piacevoli.
Quando la nostra gattina ha partorito, una mia amica mi ha chiesto di adottare uno dei suoi cuccioletti. Ho acconsentito volentieri, non potevo tenere, per quanto fossero teneri, tutti quei micini. Dopo neanche un mese, però, me lo ha riportato indietro, dicendomi che il micetto era aggressivo. L’ho tenuto d’occhio per un po’, ma il suo comportamento era esattamente lo stesso dei suoi fratellini.
Qualche giorno dopo la mia amica è venuta a trovarmi col suo bimbo, di appena 4 anni. Il bambino si è lanciato sui cuccioletti quando li ha visti, prendendoli per la coda. È logico che i gattini si sono spaventati. Se in quell’occasione non l’hanno graffiato è stato solo perché sono intervenuta tempestivamente dicendo al bimbo di lasciarli andare.
Gli animali non sono giocattoli. Quando sentono dolore o si spaventano si difendono, nel caso dei gatti, tirando fuori le unghie. La sorveglianza continua dei genitori è fondamentale per evitare che si vengano a creare situazioni di questo genere.
Quale animale domestico adottare?
Una volta che avete preso la decisione di adottare un animaletto per rallegrare la vostra quotidianità, decidete insieme a vostro figlio che tipo di cucciolotto volete prendere, tenendo conto degli spazi che avete a disposizione.
Nella lista degli animali domestici preferiti dai bambini si contendono il primo posto cani e gatti, ed è facile capire il perché. Sono, tra tutti, quelli con cui i bimbi possono interagire maggiormente e che più stimolano la loro attenzione. I loro compagni di giochi ideali insomma. Soprattutto i cani riescono a creare legami forti con i loro padroncini. Li accolgono con gioia ogni volta che li vedono, ci giocano, li proteggono. I gatti sono più indipendenti, non sono sempre disponibili, ma questo non è necessariamente una cosa negativa. Grazie a questo loro lato del carattere i bambini impareranno che non tutti siamo uguali e che bisogna rispettare gli spazi di ognuno.
Subito dopo vengono criceti, cavie e conigli.
Per quanto riguarda i primi due, per la maggior parte del tempo stanno nelle loro gabbie. I criceti non amano particolarmente essere tenuti in mano, potrebbero infastidirsi e mordere. Le cavie, invece, sono più docili e si lasciano accarezzare facilmente. Sono, tuttavia, animaletti che devono essere trattati con delicatezza.
I conigli sanno essere molto affettuosi, ma anche molto imprevedibili. Il problema principale dell’averne uno in giro per casa è che rosicchia tutto ciò che gli capita sotto tiro. Ha una certa predilezione soprattutto per i cavi elettrici, pensateci prima di adottarne uno.
Per i bimbi più irruenti e iperattivi vanno benissimo anche i pesci rossi o gli uccellini. Li aiutano a recuperare la calma. Possono passare parecchio tempo a osservarli mettendo in stand-by il loro essere esagitati.
Qualunque sia l’animale scelto insegnate, nei limiti del possibile, a vostro figlio a prendersene cura. Avere tale responsabilità aiuterà i bambini a crescere.
Bambini e animali domestici: come insegnare ai vostri figli a prendersi cura dei cuccioli
Non si può pretendere che un bambino si prenda cura di un cucciolo a 360 gradi, ma affidargli alcuni compiti alla sua portata è senza dubbio un bel modo per responsabilizzarlo.
Per esempio, potete chiedere a vostro figlio di spazzolare il cagnolino o il gattino, nel caso ne aveste uno. Potreste anche affidargli il compito di mantenere sempre piena la ciotola dove bevono, di dargli da mangiare quando è l’ora.
Quando portate a passeggio il cane, chiedere a vostro figlio di farvi compagnia nelle varie attività all’aria aperta. Vedrà come si comporta il suo amico peloso al di fuori delle mura domestiche e col tempo imparerà a gestirlo. Fatevi accompagnare anche dal veterinario, in occasione delle visite di routine. Il bambino si sentirà più coinvolto e responsabile della salute del suo cucciolo.
Ma soprattutto insegnateli che il cagnolino o il gattino, piuttosto che il pesciolino non gli appartiene. Gli camminerà a fianco condividendo con lui momenti belli e meno belli, e dovrà ricevere lo stesso rispetto e amore che riesce a dare.
Bambini e animali domestici
Maria Montessori in primis era favorevole alla convivenza tra bambini e animali domestici. Per lei era fondamentale che i più piccoli si prendessero cura della natura e degli esseri che vi vivevano.
Raffrontarsi con creature diverse, infatti, rende il bambino più aperto verso il mondo, più empatico e in grado di cavarsela in ogni situazione.
Insegniamo ai nostri figli a rispettare gli animali: significa insegnare loro a rispettare la vita, in qualunque forma essa si manifesti. Un bambino che impara a preservare l’esistenza di qualunque creatura viva su questo pianeta, umana, animale o vegetale che sia, sarà un adulto che si batterà per difendere la terra e i suoi ecosistemi. E mai come ora il nostro pianeta ha bisogno di essere difeso per ritrovare il suo equilibrio e ristabilire quell’armonia che noi esseri umani, anche se inconsapevolmente, abbiamo alterato per i nostri bisogni.
A presto amici di Cherieswood!
Sonia