È sicuramente una gioia vedere come il tuo bambino, mese dopo mese, inizia sempre di più a interagire con te e con il mondo circostante. Se all’inizio sei principalmente tu il suo punto di riferimento, piano piano il bambino inizierà a riconoscere e interagire con costanza anche con altre persone.
Queste fasi sono però molto delicate ed è proprio qui che il tuo bambino posa le prime pietre che saranno le fondamenta dei suoi rapporti sociali futuri.
Proprio per questo fin dalla nascita e per tutti i primi mesi di vita, è importante che il piccolo sviluppi relazioni sociali appaganti che possano aiutarlo a muoversi in questo nostro meraviglioso mondo. Ma non solo, l’incontro con gli altri è anche un’occasione preziosissima per il tuo bambino per imparare a collaborare con gli altri, lavorare in gruppo, aumentare l’autostima e utilizzare l’empatia.
Ecco alcuni consigli su come promuovere la socialità nei bambini da primi mesi in su.
Le tappe principali nello sviluppo della socialità nei bambini
Ma quali sono le varie fasi che il tuo bambino attraverserà e che lo porteranno a imparare a interagire e cooperare con gli altri?
Ogni bambino è diverso dagli altri e unico nel suo genere, quindi non è possibile definire delle età in cui tutti i bambini dovranno sviluppare necessariamente determinate capacità o raggiungere certe tappe. In linea di massima però, tutti i bambini percorrono un percorso simile, anche se con tempistiche diverse.
La socialità nei primi mesi di vita
Nei primi mesi, il bambino ha una tipo di relazione asimmetrica con i suoi caregiver principali. È infatti sempre lui a “ricevere” e i caregiver rispondono ai suoi bisogni. Fin da subito il bambino è in grado di esprimersi prima con il pianto, versi, espressioni e, dopo un primo periodo, sorrisi.
Se in un primo momento il bambino ha poca consapevolezza del mondo che lo circonda, anche quando iniziare a interagire con oggetti e persone questo rapporto è per un certo periodo ancora unidirezionale. Attorno ai 6 mesi, ad esempio, i bambini amano afferrare gli oggetti che catturano la loro attenzione, ma difficilmente lo fanno per darli alla mamma o al papà.
Lo sviluppo della reciprocità
È a partire dagli 8 mesi circa che il bambino inizia a sviluppare un rapporto bidirezionale con il mondo e comincia a interagire in maniera più reciproca con gli altri e con gli oggetti che ha intorno. È in questa fase che inizia, ad esempio, ad avere un ruolo più attivo nei giochi e in cui sviluppa la capacità di riconoscere gli altri bambini e di mostrare interesse nei loro confronti attraverso sguardi, sorrisi e movimenti del corpo.
Con lo sviluppo del linguaggio e le prime parole, il bambino può infine aggiungere anche un ulteriore strumento comunicativo che gli permette di sviluppare ulteriormente le sue capacità sociali e di interazione con gli altri.
Relazioni sempre più complesse
Iniziare a camminare regala al bambino anche una nuova indipendenza e la realizzazione di essere un essere a sé staccato dalla mamma o dal suo caregiver. Piano piano, inizia anche a sviluppare la cosiddetta teoria della mente, cioè la capacità di mettersi nella scarpe degli altri ed provare empatia.
È intorno ai 2-3 anni che il bambino comincia a comprendere le regole e i ruoli sociali ed entra nella fase del gioco parallelo e del gioco condiviso. È quindi in grado giocare in modo più strutturato con i suoi coetanei, imparando a negoziare, a condividere e a rispettare le regole del gioco.
Consigli su come promuovere la socialità del tuo bambino
Come puoi quindi aiutare il tuo bambino a sviluppare una socialità sana e la capacità di cooperare con gli altri? Purtroppo non esiste una formula magica infallibile e dobbiamo ricordarci che ogni bambino è unico nel suo genere. Ci sono però degli accorgimenti che puoi prendere per insegnare al tuo bambino fin da subito a interagire con gli altri in maniera equilibrata e soddisfacente.
Il primo step in questo caso è quello di offrire al bambino un buon esempio! I più piccoli sono infatti grandi osservatori e una buona parte dello sviluppo della loro socialità avviene tramite l’osservazione e l’imitazione. È quindi importante che le persone offrano loro buoni esempi di relazioni sane, di collaborazione efficace e di comunicazione gentile.
Puoi anche offrire esempi positivi al tuo bambino tramite le storie: cartoni animati, film e libri in cui i personaggi applicano strategie collaborative sane possono essere di grande ispirazione per il tuo bambino.
Puoi inoltre premiare i comportamenti positivi e promuovere la risoluzione dei conflitti con la comunicazione. Incoraggiare il bambino e fargli i complimenti quando si comporta nel modo giusto vale più di mille critiche quando sbaglia!
Affinché il bambino sviluppi tutte queste capacità ha però bisogno di interagire con le altre persone. Se il contatto con la famiglia è sicuramente importante, è però anche fondamentale che il piccolo incontri con una certa frequenza i suoi coetanei. Questo gli permetterà di sviluppare la socialità in rapporti simmetrici e paritari.
Per farlo, se il bambino non va ancora all’asilo, è possibile organizzare incontri o uscite di gruppo con altre famiglie della zona, iscrivere il bambino a corsi o farlo partecipare ad attività di gruppo.
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L’importanza del gioco nello sviluppo della socialità e della cooperazione
Come abbiamo visto, con lo sviluppo della socialità del bambino si sviluppano anche i modi in cui lui gioca con gli altri.
Il gioco è una vera e propria palestra sociale per il tuo bambino che gli permette di sperimentare diverse situazioni sociali, simulare scenari diversi dal solito e impersonare ruoli nuovi in un contesto sicuro e senza rischi reali. Tramite il gioco i bambini imparano anche a rispettare le regole, a condividere gli oggetti con gli altri, a comunicare emozioni e frustrazioni in maniera sana e a interpretare le emozioni altrui.
Giochi per promuovere la socialità e la cooperazione
Ci sono tantissimi modi in cui il tuo bambino può giocare con gli altri, ma è importante optare per modalità di gioco interattive e pratiche. È infatti consigliato far divertire il bambino con dei giochi pratici invece di attività passive come la visione di video su internet o di cartoni animati.
Come genitore puoi lasciare che i bambini inventino giochi totalmente di fantasia, magari mettendo loro a disposizione degli oggetti come dei costumi con cui travestirsi, oppure puoi organizzare sessioni di gioco strutturato con giochi di squadra e giochi da tavolo che richiedono la cooperazione o attività artistiche che richiedono la condivisione di materiali.
Alcuni giochi possono essere ovviamente troppo complessi per i bimbi più piccoli, ma è possibile creare attività sociali anche per i più piccoli. Giochi come il pannello sensoriale Montessori sono perfetti per lo sviluppo della sensorialità, della creatività e del problem solving del singolo bambino, ma possono essere anche perfetti per sviluppare la condivisione e la collaborazione anche nei più piccoli.
Ovviamente è importante che queste sessioni di gioco siano supervisionate da un adulto che incoraggi il bambino a condividere i suoi giocattoli, gli spazi e l’attenzione con gli altri e che allo stesso tempo sia pronto a intervenire in caso di conflitti o altre emergenze.
Ciao! Mi chiamo Chiara Grondana e lavoro come traduttrice e content writer. Ma non solo, la mia passione per la scrittura è anche affiancata per quella per la maternità e il mondo dei bambini. Sto infatti seguendo un corso per diventare doula e non vedo l’ora di poter iniziare a lavorare anche in questo settore! Scrivere per Cherieswood è quindi l’occasione perfetta per me per vivere allo stesso tempo queste due mie anime, aiutando e sostenendo anche una realtà in cui credo moltissimo: quella dell’artigianato e dei prodotti naturali.